INTERVISTA TC - Piacenza, Scianò: "Col criterio orizzontale cambia poco"

31.05.2021 23:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Piacenza, Scianò: "Col criterio orizzontale cambia poco"
TMW/TuttoC.com

Marco Scianò, direttore generale e sportivo del Piacenza, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com nel giorno in cui è stata comunicata dalla Lega Pro la decisione di passare alla suddivisione orizzontale dei gironi nella prossima stagione: "Penso che sia stato legittimo adottare questa variazione che interessa più che altro il centro-nord. Essendo conformata in una maniera particolare l'Italia, per il sistema di trasporti di cui dispone non consente di dar sfogo a un girone totalmente nazionale. Questo è un problema che esiste e per questo si deve tener conto dei costi. La Lega Pro è stata attenta a un principio di contenimento dei costi che non poteva essere garantita in altro modo considerando il costo delle trasferte da organizzare e le poche tratte aerere per collegare le città".

Che gironi dobbiamo aspettarci?
"Chiaramente si applicherà un principio di latitudine, le squadre più a sud saranno inserite nel girone B e quelle più a nord nel girone A però bisognerà aspettare prima le promozioni dalla C alla B e quelle dalla D alla C. La scelta è stata approvata a maggioranza, non sono pienamente d'accordo che la competitività dei gironi sia legata al criterio di suddivisione, ci sono gironi più tecnici e altri più fisici ma alla fine la Serie C ripartisce ogni anno in maniera differente le squadre. Il Piacenza, ad esempio è stato inserito qualche anno fa in un girone folle con Pisa, Entella, Novara, Pro Vercelli e Carrarese mentre l'anno seguente era nel girone B dove nel frattempo si era spostata la competitività. Per uniformare le competitività bisognerebbe comporli a settembre, una volta chiuso il mercato. Questo è qualcosa che mi preme sottolineare".

Cosa cambierà in concreto?
"Secondo me cambierà veramente poco, la C è un campionato molto difficile. Cambiano gli addendi ma i gironi saranno competitivi nella stessa misura".

Che ne pensa della vaccinazione obbligatoria per le squadre?
"Penso che si arriverà a vaccinare tutta la popolazione e che il mondo del calcio non possa essere privilegiato rispetto ad altre categorie. C'è da far sì che questo processo si velocizzi e che le squadre non siano condizionate da protocolli che hanno risucchiato energie pazzesche quantificabili in quasi 200.000 euro di costi per società. Speriamo che i ristori previsti dal nuovo Decreto Sostegno Bis siano tempestivi perchè non si può pensare di andare avanti così un altro anno".

Per il vostro progetto quanto è importante ripartire da Scazzola?
"Scazzola è un valore aggiunto per il Piacenza, che unisce valori umani e tecnici. Per noi è un pilastro insieme al quale lavoreremo per migliorarci, senza promettere niente perchè nel calcio le parole rischiano sempre di tornare indietro come un boomerang".

Proverete ad alzare l'asticella?
"Punteremo a migliorarci senza creare troppe aspettative, con la forza del lavoro. Poche parole ma tanta voglia di costruire una squadra fatta di uomini pronti a giocare in una piazza gloriosa per cercare di fare il salto di qualità verso categorie ancora più prestigiose. Il nostro è un progetto in crescita, non vogliamo fare il passo più lungo della gamba ma mantenere comunque un buon livello di ambizione come abbiamo fatto nel triennio precedente".