INTERVISTA TC - Rajcic: "Casertana la più forte, Paganese verso la D"

06.01.2019 07:30 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Rajcic: "Casertana la più forte, Paganese verso la D"
TMW/TuttoC.com
© foto di Giuseppe Scialla

18 anni in Italia, iniziati a Veroni e chiusi a Caserta: la carriera del centrocampista Ivan Rajcic è fortemente legata al Bel Paese. 
Ma dopo un lungo periodo si è sentita la necessità di far ritorno a casa, specie in un momento nel quale il calcio italiano consente poca "libertà di espressione" a chi è considerato vecchio. Come testimonia proprio il calciatore ai microfoni di TuttoC.com, attraverso i quali offre anche una panoramica su quello che è il mondo pallonaro italiano...visto da lontano.

Da cosa è nata la scelta di lasciare, almeno per adesso, il calcio italiano?
"La scelta è nata semplicemente perché mi volevo dedicare completamente alla mia compagna e alla famiglia, ho sentito bisogno di tornare a casa visto che ho vissuto tanto fuori, è stato un viaggio bellissimo di calcio in Italia. Volevo essere sempre protagonista ma mi sono reso il conto che non era più possibile ma non per me, ma perché così pensavano altri per la via della mia età. Quindi ho preferito smettere, decido io del mio futuro, e un mix di emozioni mi hanno portato a questa scelta".

Scelta nata all'alba di un'estate che è stata la peggiore di sempre: che idea ti sei fatto di tutto quello che è successo tra Serie B e C?
"E' stato tutto così triste, vedere da lontano il calcio italiano in quelle condizioni è proprio un dolore, ancora una volta ha deciso il potere, l'interesse e varie lobby. La legge scritta non ha avuto nessun valore, ed è pazzesco, le regole scritte non sono state rispettate: si è dato spazio solo al volere del potere".



The show must go on
, e il girone di andata si è concluso, nonostante varie gare da recuperare: che bilancio puoi tracciare sui tre gironi?
Il Girone A è quello più equilibrato e penso sarà più interessante fino alla fine: sono felice per il mio amico Javorcic, per quello che sta facendo con Pro Patria, sarà la battaglia fino ultima giornata. Nel Girone B vedo stra favorito il Pordenone di Tesser, mentre nel C è la Juve Stabia ad aver agiro al meglio, mantenendo lo stesso allenatore e quasi tutti giocatori, aggiungendone poi altri tipo Mezzavila e Carlini, che hanno esperienza e qualità. Anche il Catania ha una squadra pazzesca che proverà fino alla fine, con Trapani e Catanzaro, a raggiungere le Vespe".

Due campane ai vertici, alto e basso, del Girone C, Juve Stabia e Paganese: cosa ti aspetti adesso da queste due formazioni?
"Come ho detto, la Juve Stabia ha cambiato poco e ha aggiunto giocatori esperti e di qualità: mantenendo l'allenatore, che è bravo e preparato, e la squadra che si conosce e gioca a memoria, ci sono molte possibilità di arrivare fino alla fine, ma bisogna vedere quanta benzina avranno nelle gambe quando, intorno marzo e aprile, si decidono campionati. Per la Paganese è dura, ha molte lacune, e avendo soli 8 punti direi che sono già retrocessi".

Stagione di alti e bassi per la "tua" Casertana: che idea ti sei fatto?
"La Casertana ha cambiato tantissimo, prendendo comunque giocatori di qualità, i più forti di tutti, ma a causa dei molti infortuni non ha ancora trovato la giusta quadratura: ma non è ancora perso nulla. Nel momento in cui diventano squadra completa, da qui alla fine possono vincere tutte le partite perché sono nettamente superiori. E io me lo mi auguro, visto che tifo per loro".

Calciomercato nel vivo: da chi dobbiamo aspettarci le mosse migliori?
"Movimenti ci saranno sia da chi si vuole salvare che da chi vuole recuperare per vincere. Le prime della classe già così sono attrezzatissime quindi e difficile migliore ancora, al massimo ci saranno innesti in qualche ruolo dove manca il giocatore giusto".