INTERVISTA TC - Risolo: "Bisceglie, noi per settimane in un limbo"

30.08.2018 16:00 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Risolo: "Bisceglie, noi per settimane in un limbo"
TMW/TuttoC.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

"Nelle ultime settimane non abbiamo saputo nulla. Abbiamo vissuto in un limbo, senza conoscere le volontà della società". Eloquenti le parole di Andrea Risolo, il centrocampista classe '96 svincolatosi ieri dal Bisceglie. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva il giocatore, che ci ha raccontato dal punto di vista della squadra quanto accaduto in casa nerazzurra:

"Anche a noi, come all'esterno, arrivavano pochissime notizie. Ci siamo allenati ma non sapevamo realmente quali fossero le volontà del presidente, cosa avrebbe voluto fare, le sue intenzioni nei confronti del club. Io sinceramente non ho capito neanche adesso i suoi piani in tutto questo periodo".

Il punto di non ritorno è apparso l'abbandono di mister Ginestra, poi a seguire tutti i giocatori.
"Sì, è proprio così. L'arrivo di mister Ginestra era stato accolto molto bene. È un allenatore forte, preparato, avevamo entusiasmo e voglia di iniziare. Poi però ci ha annunciato che non sarebbe stato più il nostro allenatore e lì abbiamo iniziato a capire veramente quale fosse la reale situazione, ad avere un quadro più chiaro di quello che stava succedendo. Anche se non c'era qualcosa di definito, noi giocatori abbiamo intuito che le vicende stavano irrimediabilmente degenerando". 

Eppure prima di tutto questo c'è stata la questione Bari, col possibile trasferimento di tutto il club, squadra inclusa. Come avevate accolto questa notizia voi giocatori?
"Eravamo sostanzialmente ignari dei piani della massima dirigenza. Eravamo in ritiro e la sera abbiamo avuto questa informazione. Sinceramente non sapevamo come prenderla, siamo rimasti un po' spiazzati, c'erano tanti punti interrogativi. In quei giorni abbiamo pensato solo ad allenarci".

Se si va a guardare la rosa che, prima di questa diaspora, poteva vantare il Bisceglie, c'è del rammarico. Era un gruppo decisamente competitivo.
"È questo il più grande rimpianto. Ci sono stati una quindicina di riconfermati rispetto alla scorsa stagione. È stato un grande dispiacere perché era un gruppo forte che poteva giocarsela alla grande, con elementi giovani ed al contempo forti, con esperti di ottimo livello, tutti già affiatati. Si sarebbe potuto fare qualcosa di importante".

Con quale sentimento siete scesi in campo contro il Matera?
"In questa che è stata l'ultima mia apparizione ufficiale col Bisceglie ho indossato la fascia di capitano. Ho cercato di onorarla fino alla fine, con il massimo rispetto per me stesso e soprattutto per i tifosi, anche se non erano presenti allo stadio (la gara si è disputata a porte chiuse, ndr). La piazza infatti mi ha dato tantissimo. C'era un po' di disagio per la situazione attorno a noi, ma quando siamo scesi in campo tutto è passato in secondo piano. Abbiamo cercato di dare il massimo. Ma inevitabilmente, con pochi allenamenti sulle gambe, non potevamo fare di più". 

Il Bisceglie, parole di Canonico, affronterà il torneo con una squadra di ragazzini. Un po' una forzatura.
"Come ha fatto l'Akragas lo scorso anno, che alla fine ha fatto giocare i giovanissimi. Difficile dire se questa scelta potrà influire sulla regolarità del torneo. È una cosa che potrà essere valutata solo col tempo".

Adesso sei svincolato. Hai già qualche trattativa in ballo?
"Sì, sono in contatto con tre o quattro squadre. Non ho comunque fretta, perché voglio prendere la giusta scelta per la mia crescita calcistica, sono infatti arrivato ad un punto di svolta nella mia carriera. Sarà quindi una scelta ragionata, per optare per la soluzione migliore per me".

Un ultimo messaggio alla piazza di Bisceglie?
"Ho sempre amato Bisceglie sin dal primo giorno in cui sono arrivato. Sono partito dalla Serie D con i nerazzurri vincendo un campionato straordinario. Ho esordito in Serie C con il Bisceglie ed è stato qualcosa di fantastico. Bisceglie non la si può non amare, è una città popolata da gente per bene. Il messaggio che voglio lasciare ai tifosi è questo: continuate ad amare Bisceglie e il Bisceglie incondizionatamente".