INTERVISTA TC - Sottili: "Le riforme nel calcio non sono più rinviabili"

29.07.2021 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Mister Sottili
TMW/TuttoC.com
Mister Sottili
© foto di Federico Gaetano

Una lunga esperienza sui campi di terza serie per Il tecnico di Figline Valdarno classe '69 Stefano Sottili, il quale vanta la bellezza di 283 panchine in carriera con 125 vittorie, 84 pareggi e 75 sconfitte. Adesso l'ex allenatore fra le altre di Arezzo, Viterbese e Pistoiese è in cerca di una squadra quindi osserva dall'esterno l'avvicinarsi alla prossima stagione. E' intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com rispondendo a domande sul suo futuro, dando il proprio giudizio riguardo tematiche di carattere generale:

Sono arrivate delle offerte in questi mesi?

"Vere e proprie offerte no, ci sono state delle chiacchierate con due club Lecco e Seregno a cui non ha fatto seguito altro. Non nascondo la difficoltà di non partire dall'inizio con una squadra, però la realtà è questa, e dobbiamo adattarci. Seguo dall'esterno l'andamento delle cose cercando di rimanere il più possibile aggiornato".

L'ultima esperienza ha coinciso con la retrocessione alla guida della Pistoiese

"C'è rammarico di non essere riuscito a portare la squadra ai playout. Sicuramente quando siamo arrivati la situazione non era semplice, non mi riferisco solamente alla posizione in classifica, c'era da combattere anche il covid. Nelle prime settimane era difficile riuscire a fare le partite tra di noi, non c'erano giocatori a sufficienza. Abbiamo avuto un pizzico di sfortuna nelle ultime partite, in alcune gli episodi non ci sono stati favorevoli, sono molto dispiaciuto perchè sono fortemente legato a quell'ambiente".

Complessivamente una stagione molto negativa per la toscana, quali sono i motivi?

"Sono state quattro le squadre a retrocedere ma almeno Lucchese e Robur Siena potrebbero tornare, a queste c'è da segnalare il ritorno in terza serie di un club storico come il Montevarchi. L'eccellenza è rappresentata dal Pontedera, che ogni anno riesce sempre a fare ottime stagioni programmando con grande lungimiranza. Non riesco a spiegarmi dall'esterno la retrocessione dell'Arezzo, credevo potessero raggiungere la salvezza come obiettivo minimo. Mentre ha fatto rumore anche la stagione del Livorno, causata principalmente da motivi societari, fa male vedere un club così importante in queste condizioni".

Come ogni anno ci sono squadre in difficoltà al momento dell'iscrizione, anche se con il covid ci si poteva attendere situazioni di questo genere

"Sinceramente mi attendevo un numero maggiore di squadre alle prese con questo tipo di difficoltà, il covid ha aggravato la situazione. Non si può pretendere che i presidenti spinti dall'attaccamento al territorio continuino a mettere i soldi, anche perchè fanno maggiore fatica. Mentre chi viene da fuori quasi sempre porta le squadre verso il fallimento, occorre delle riforme attente e lungimiranti per salvaguardare il bene del calcio italiano. Credo che debbano essere fatte quanto prima".

La massima serie a suo avviso deve dare un contributo?

"La serie A almeno per riconoscenza deve aiutare la serie C, basti pensare che nella formazione dell'Italia che ha vinto il campionato europeo c'è un buon numero di elementi partiti dalla terza serie. E' una categoria importante, a mio avviso quasi basilare per la crescita dei calciatori e quindi bisogna fare di tutto per salvaguardarla"