INTERVISTA TC - Vivarini: "Bari solo di passaggio in terza serie"

22.07.2021 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Mister Vivarini
TMW/TuttoC.com
Mister Vivarini
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Vincenzo Vivarini tecnico esperto allenatore con alle spalle esperienze sia in serie B che in terza serie è intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com per fare un quadro generale della terza serie, non disdegnando di fornire un quadro delle sue esperienze passate. Artefice dei successi del Teramo - serie B sfumata per vicende extracalcistiche- categoria poi trovata ad Empoli ed Ascoli poi a Bari ha vissuto un altro momento cruciale della sua carriera perdendo la finale per la serie B. Adesso è alla ricerca di una squadra come molti altri colleghi:

Mister partiamo dall'ultima esperienza alla Virtus Entella, con il senno di poi è una scelta che rifarebbe?

"Si è trattato di una decisione a posteriori nom rivelatasi azzeccata. Quando sono arrivato c'era la convinzione di poter risollevare la situazione della squadra suffragata dalle prestazioni e dai risultati conseguiti nel primo mese dal mio arrivo in liguria. Con il passar del tempo purtroppo sono emersi i limiti della squadra, le cose sono cominciate ad andare male fino ad arrivare al mio esonero verso la fine del campionato".

Adesso è in cerca di una panchina, negli ultimi anni ha fatto più la serie B rispetto alla terza serie: quando arriveranno proposte la categoria potrà essere una discriminante nella sua scelta?

"Nel calcio è importante se non fondamentale trovare il progetto giusto dove poter dare al meglio il proprio contributo. Ci guardiamo intorno e guardiamo le situazioni che possono venir fuori, nel frattempo ci si informa su ciò che accade cercando di rimanere sempre aggiornati sul mondo del calcio, credo sia una strategia similare ai colleghi nella mia stessa situazione".

Prima dell'esperienza non positiva alla guida della Virtus Entella, c'è stata quella al Bari: cosa le è rimasto di quella annata concluso con la sconfitta nella finale di Reggio Emilia?

"Sono contento di quello dell'anno vissuto in una piazza così importante e stimolante, ho fatto il record di 25 partite senza sconfitte attraverso il bel gioco, un aspetto che ricerco molto nelle mie squadre. Purtroppo questa esperienza non è finita nel migliore dei modi, la partita di Reggio Emilia è stata stregata, purtroppo in quella partita è mancato un pizzico di fortuna".

Il Bari essendo una realtà importante della serie C, sta pagando il fatto di dover vincere a tutti i costi?

"Una piazza come quella ti da stimoli incredibili, a mio avviso i pugliesi meritano categorie ben più importanti di quella attuale senza con questo mancare di rispetto alla serie C, anzi ritengo che i pugliesi siano in questa categoria di passaggio. Hanno  tutte le componenti per poter ambire a palcoscenici più ambiziosi, quando ti trovi in realtà come queste ci può essere un pò di pressione ma deve prevalere le motivazioni".

La serie C deve ancora completare il quadro delle formazioni che parteciperanno al prossimo campionato, tuttavia sono tornate realtà di spessore come Campobasso, Taranto e Messina solo per citarne alcune

"Sono espressione di città importanti anche se Bari onestamente lo è di più, ma se a queste aggiungiamo anche la presenza di club come Palermo, Catania e lo stesso Avellino si evince come il Girone C sia una sorta di B/2. Probabilmente è una frase abusata ma quando in un raggruppamento si concentrano società di questo calibro inevitabilmente il livello si innalza, oltre al fascino".

Infine come vede dall'esterno il calcio di serie C?

"In linea di massima dall'esterno quello che traspare maggiormente è le difficoltà societarie da parte di alcuni club, non a caso in questo momento ci sono ricorsi al collegio di garanzia del Coni in ballo. Purtroppo ogni stagione ci sono problemi al momento di iscriversi ai campionato, lo scoppio della pandemia sicuramente non ha agevolato la situazione, anzi l'ha aggravata in maniera significativa".