INTERVISTA TC - Volpe: "Partiamo a fari spenti, ma Entella vuol far bene"

15.05.2021 07:30 di Raffaella Bon   vedi letture
Gennaro Volpe
TMW/TuttoC.com
Gennaro Volpe

Per Gennaro Volpe è arrivata la conferma ufficiale sulla panchina della Virtus Entella: i liguri hanno infatti deciso di ripartire dalla propria bandiera dopo la retrocessione dalla B alla C. Ai microfoni di TuttoC.com è intervenuto il tecnico già capitano dei Diavoli Neri: "Le responsabilità sicuramente sono entrambe importanti, ma diverse. La differenza tra i due ruoli è abbastanza importante. Vedremo che dirà poi il campo: conta a questo punto solo questo".

Per due volte sei subentrato in corsa sulla panchina dell'Entella...
"Sono state due situazioni completamente differenti: nel primo caso (nel 2018, ndr) è stata la mossa della disperazione, quando la presi c'erano ancora speranze di poter fare l'impresa. In questo caso gli obiettivi erano diversi: in primis finire con dignità diversa dalle ultime partite prima del mio subentro e poi lanciare qualche giovane. Cosa che è stata fatta".

Che Entella sarà?
"Dipenderà molto dai giocatori che arriveranno, ma comunque sarà una Entella diversa da quella vista quest'anno. La squadra cercherà di trasmettere i valori e il carattere del suo allenatore. L'obiettivo è creare una identità forte da dare alla squadra".

Il capitano ha carattere da vendere...
"Sul piano tecnico ero discutibile, ma sul piano caratteriale credo di essere stato un giocatore abbastanza importante".



L'Entella vuole subito risalire?
"L'Entella vuole fare bene. Gli obiettivi vanno perseguiti e costruiti giorno dopo giorno. Bisogna partire a fari spenti, sapendo comunque che la società è ambiziosa e che vuole fare le cose per bene. L'Entella e il suo Mister sono ambiziosi e partiranno per fare bene, ma dove arriveremo lo dovremo dimostrare sul campo".

Ha fatto esordire Reali: avrà spazio il prossimo anno?
"E' un giocatore di grandissima prospettiva. Io l'ho allenato sia nell'Under 17 sia in Primavera ed ha fatto cose incredibili. E' un ragazzo serio ed ha ancora margine di crescita. Il fatto di avere esordito è perché se lo è guadagnato: io come allenatore non gli ho regalato niente. Se l'è meritata e ricercata: valuteremo quale sia il percorso migliore per lui e per la sua crescita. Sicuramente è una risorsa importante per la società, per il presente e  per il futuro".

Paroni?
"È un amico, c'è una grande stima reciproca. So cosa significa per la gente di Chiavari, so cosa ha dato all'Entella. Dovrà parlare con la società. Per continuare ci deve essere la massima condivisione. In questo momento è prematuro parlare di giocatori e di mercato. Paroni, prima di essere un giocatore, è una persona importante per la società".

Si riparte con un connubio importante: da una parte Chiavari dall'altra parte il suo capitano, Gennaro.
"So cosa ho rappresentato per questa squadra e per questa società, così come per la gente. So cosa sono riuscito a trasmettere dentro e fuori il campo. Spero che questa sinergia e questa condivisione possa continuare nel mio ruolo di allenatore".