Intervista TC

Ivan De Santis:"A Taranto a dicembre sono spariti tutti. All'Unipomezia ho ritrovato serenità"

Ivan De Santis:"A Taranto a dicembre sono spariti tutti. All'Unipomezia ho ritrovato serenità"TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
Oggi alle 10:30Interviste TC
di Laerte Salvini

Reduce da una stagione complessa sul piano personale e professionale, Ivan De Santis ha scelto l’Unipomezia per ripartire. Centrale classe 1997, con oltre 100 presenze nei professionisti tra Serie B e Serie C, De Santis ha legato il suo nome a piazze importanti come Ascoli, Catania, Monopoli e Taranto, prima dell’esperienza all’estero in Arabia. Tornato in Italia in estate, ha trovato nella società pometina il contesto giusto per rimettere al centro serenità, continuità di lavoro e identità tecnica. In esclusiva a TuttoC.com, il difensore ha ripercorso gli ultimi mesi, raccontando le difficoltà affrontate, il peso della scelta e le ambizioni future.

Come stai vivendo questa stagione del ritorno in Italia dopo la parentesi araba e la nuova esperienza con l’Unipomezia?

"Sto vivendo tutto molto bene. Ho trovato un bellissimo gruppo, una società davvero organizzata e un allenatore molto bravo, con un’idea di calcio che mi piace. Mi sto trovando benissimo. In più, qui ho degli amici veri: c’è Francesco Bordi, che è anche il mio testimone di nozze. Lui ha avuto un ruolo importante nella mia scelta."

Come nasce l’idea di sposare questo nuovo progetto dopo tutto il professionismo che hai fatto?

"Quando sono rientrato in Italia ho trovato delle difficoltà. Avevo trattative in corso, ma non si concretizzava mai nulla. A fine luglio avevo anche aperto all’idea di andare in Serie D, ma erano tutte parole e pochi fatti. Poi mi ha chiamato Francesco (Bordi ndr) dicendomi che l’Unipomezia cercava un difensore centrale e mi ha parlato molto bene della società. Abbiamo parlato e trovato l’accordo. Sono molto contento della mia scelta."

Dopo un anno complicato, quanto è stato importante ritrovare serenità?

"Importantissimo. L’anno scorso è stato davvero difficile: vivevamo situazioni che finché non le provi sulla tua pelle non puoi capirle. A Taranto sapevamo di partire con un handicap, la società non era presente e mancava stabilità. Questo genera problemi anche fuori dal campo: c’è chi non riesce a pagare l’affitto o le spese quotidiane. Quest’anno cercavo proprio serenità, una società tranquilla, che ti permettesse di lavorare bene. E qui l’ho trovata."

Vivere dall’interno una situazione come quella di Taranto: cosa vi dicevate nello spogliatoio?

"Eravamo consapevoli fin dall’inizio che sarebbe stata un’annata complicata. C’erano state dimissioni, cambi societari e tante incertezze. Nonostante tutto avevamo iniziato bene: due vittorie con Avellino e Cerignola. Però quando inizi a non prendere gli stipendi e le promesse vengono meno, diventa difficile. Noi grandi abbiamo cercato di tenere il gruppo unito, ma era complicato. A dicembre ci era stato detto che sarebbe arrivato il cambio ufficiale di proprietà, ma poi sono spariti tutti. A quel punto abbiamo fatto la messa in mora e ci siamo svincolati quasi tutti. È stata davvero dura."

Quanto è difficile essere un professionista in Serie C, dove ogni anno emergono situazioni simili?

"Non lo auguro a nessuno. Quando vivi certe situazioni parti già con un handicap. In campo provi a liberarti dei pensieri, ma alla lunga pesa. Spero davvero che queste situazioni non capitino più, perché non è giusto per chi lavora con serietà."

Hai seguito il girone C quest’anno? Che impressione ti ha fatto?

"Sì, lo seguo sempre. Ho fatto tutti e tre i gironi, ma il C è un campionato a parte: ovunque vai è battaglia. Ci sono tante squadre forti quest’anno: Catania, Salernitana, Benevento. Hanno investito molto, sarà un campionato aperto fino alla fine."

Per il tuo presente, sogni di tornare in Serie C?

"Assolutamente sì. Il mio primo obiettivo è fare bene e tornarci il prima possibile. Qui sto benissimo: società organizzata, non manca nulla e l’allenatore è molto preparato, non ci manca davvero nulla per esprimerci al meglio. Questa società ha tutte le carte per provare a salire nei prossimi anni. Ma il mio pensiero principale è dare il massimo con questa maglia per tornare in C."