Ravenna, Marchionni: "Primo posto inaspettato. Arezzo e Ascoli costruite per vincere"
Mister Marco Marchionni, uno degli artefici della grande stagione del Ravenna, capolista del Girone B, ai microfoni di TuttoC.com ha analizzato la situazione dei romagnoli.
Come valuta il percorso del Ravenna fino a questo punto della stagione?
"I ragazzi stanno facendo proprio un ottimo lavoro. Bisogna fargli i complimenti per questo inizio consapevoli del fatto che si può sempre migliorare".
Primo posto attuale: se l'aspettava?
"Sin dall’inizio ho sempre pensato che si potesse fare un’ottimo lavoro vedendo che tipo di squadra la società ha fatto. Il Ravenna è ambizione.
Quindi posso dire che magari non ci aspettavamo di essere primi dopo 13 giornate ma di sicuro eravamo consapevoli che con il lavoro e vedendo la squadra si pensava ad un inizio importante, anche per capire che tipo di stagione avrebbe potuto disputare il Ravenna".
Sarà un testa a testa con l'Arezzo per il primato?
"Ora è troppo presto per dirlo perché sia l’Arezzo che l’Ascoli sono state costruite per vincere il campionato. Questa domanda bisognerà farla a marzo perché se saremo con questa classifica a marzo allora il Ravenna avrà tutte le carte in tavola per giocarsi il campionato. Però posso dirvi che se il Ravenna ha fatto questo tipo di inizio di stagione è perché ha valori importanti sia calcistiche sia umani".
C’è qualcosa che la squadra deve ancora migliorare per raggiungere i suoi obiettivi?
"Credo che il Ravenna abbia ancora grandi margini di miglioramento. Nn ci poniamo limiti nel migliorarsi e cercare di fare e dare sempre di più".
Qual è stata la gara migliore al momento?
"Secondo me la partita più significativa è stata con l’Ascoli perché ha fatto capire e ha fatto essere consapevoli ai ragazzi di essere una squadra forte".
Come gestisce la pressione di una piazza ambiziosa come Ravenna?
"A me le pressioni piacciono perché ti spingono a fare e dare sempre di più. Poi ho avuto la fortuna di trovare tifosi che mi hanno accolto subito bene e grazie ai risultati ci sono e mi sono stati sempre vicino, non lasciandoci mai soli.
In più ho una società presente (dal presidente Cipriani, alla società Black Duck, al vice presidente Braida, all’amministratore Baldassarre, al direttore generale Scocco passando al direttore Mandorlini, Olivieri, Tonetti e Groppi) che mi lascia lavorare".
Qual è la sua idea di calcio? In cosa il Ravenna rispecchia il suo stile?
L’idea più importante è riuscire a stare vicino ai ragazzi e farli stare il più tranquilli possibile, così da riuscire a tirare fuori le tante qualità che hanno. Io mi limito a portargli la mia esperienza e cercare di fargli capire che nel calcio bisogna sempre dare il massimo per migliorarsi e non porsi limiti. Il Ravenna non deve mai porsi limiti e fare sempre il massimo perché solo così si può migliorare, quindi in questo magari posso dire che possiamo rispecchiarci".
In quali aspetti il gruppo ha risposto meglio alle sue richieste tattiche?
"Vedendo questo inizio di stagione credo che la parte più importante sia stata che il gruppo si sia fidato nel giocarsi tutte le partite a viso aperto ragionando sempre da squadra".
Come lavora sull’equilibrio tra fase offensiva e difensiva?
"Cerchiamo sempre di lavorare tanto per migliorarci, riguardando anche le partite giocate per migliorare gli errori che si commettono e/o le situazione che ci mettono in difficoltà per capirle migliorarle e cercare di non ripeterle".
C’è un giocatore che, per crescita o duttilità, l’ha particolarmente sorpreso?
"Non amo parlare del singolo perché dovrei parlare singolarmente di tutti. Il segreto del Ravenna è il suo gruppo e la sua alchimia a generata in pochi mesi che ci permette di lavorare sempre al massimo senza nessuna gelosona ma con il rispetto dove tutti cercano di conquistarsi il posto da 'titolare'"
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