Vigorito: "Floro Flores non è venuto a Benevento per soldi. Auteri via a maggio"
Il Benevento chiude il girone d’andata da primo della classe nel Girone C di Serie C, e il presidente Oreste Vigorito, ospite di Ottogol, esprime grande soddisfazione per una leadership che conferma la continuità del progetto giallorosso.
Sul girone d’andata: "Sono soddisfatto. Il fatto che per il secondo anno consecutivo abbiamo ottenuto il titolo di campione d’inverno, questo dà una dimostrazione di continuità. Quest’anno ci auguriamo che sia positivo al 100% e non al 50%, come quello scorso. Chiudere al primo posto dimostra che la squadra è in salute e che sta facendo un ottimo campionato".
Sulla preziosa vittoria di Cerignola: "Il Cerignola era reduce da sei risultati utili consecutivi, stava dando fastidio a molte squadre. Noi soffriamo anche il sintetico. Non mi aspettavo un Cerignola così, forse ci porta fortuna visto anche l’anno scorso ci abbiamo vinto. Sul 3-0 ho detto a Carli ‘perché non ce ne andiamo?’, ma lui era preoccupato che potesse succedere qualcosa. Non sarei andato via ugualmente, la mia era una battuta sul fatto che fossimo già avanti di tre gol. Una cosa bella è che siamo usciti dal campo con gli applausi di tutto lo stadio, la stessa dirigenza avversaria ci ha fatto i complimenti".
Ampio spazio alla scelta del tecnico Antonio Floro Flores, rivelatasi azzeccata: "Ricordo Floro Flores quando ha esordito col Napoli, lo ricordo quando giocava e mi piaceva molto. Floro Flores è a Benevento da due anni. Abbiamo fatto una ricerca di mercato, non siamo andati subito su di lui. Volevamo evitare l’errore dello scorso anno, quando dopo aver esonerato Auteri siamo andati su un allenatore che volevo, ma che è stato un problema in più dello scorso campionato. Floro Flores è arrivato secondo a livello nazionale con l’under 17. Gli ho parlato diverse volte, poi mi sono confrontato con Puleo e Palermo: gli ho chiesto soprattutto dal punto di vista caratteriale come Floro Flores si relazionasse con la squadra. Poi ho chiesto anche a Casertana e Giugliano, dove ha allenato il settore giovanile. Tutti mi hanno detto che Floro Flores è capace di creare gruppo".
Vigorito sottolinea l’importanza del clima umano più che dei moduli: "A me non interessa l’aspetto tecnico, non parlo di moduli. Credo che si possa giocare a calcio con qualsiasi modulo. Anche Floro Flores la pensa allo stesso modo. Mi ha detto che lui è un allenatore di posizioni e movimenti in campo. La mia personale convinzione è che se uno riesce ad avere un buon rapporto e la capacità di motivare i ragazzini, allora ha più chance di chi si è dimenticato di lavorare con i giovani".
Sul progetto a lungo termine e la rosa giovanissima: "Noi abbiamo detto che saremmo andati in Serie B in almeno tre anni. L’illusione dello scorso anno ci aveva fatto pensare che si poteva anticipare la tabella di marcia. Tutti abbiamo commesso degli errori. Quest’anno c’era la stessa situazione, nessuno se ne è accorto. In estate sono arrivati 18 calciatori. Attualmente abbiamo 32 elementi, di cui 4 fuori rosa, con una media complessiva di 24 anni. Il Benevento è una squadra giovane".
Floro Flores ha scelto Benevento per crescita e organizzazione: "Floro Flores non è venuto a Benevento per soldi, guadagnava 1500 euro al mese, ma perché qui c’è una organizzazione da Serie A. Aveva anche ricevuto richieste da squadre di Serie C, ma non sarebbe andato via prima di chiudere la propria crescita in giallorosso. La terza cosa che mi ha detto è che sarebbe venuto a vivere a Benevento, per ricambiare la fiducia che gli abbiamo dato".
Infine, sul rapporto con la tifoseria e sul futuro: "Quest’anno si è creato un clima molto bello. Vedo che la tifoseria sta accompagnando questa squadra. Verranno nuovi giorni bui, ma dobbiamo restare così, così come io sono rimasto. Vigorito non si innamora più di nessuno, ma rimane nel calcio come imprenditore e ama i colori giallorossi".
Chiusura sull’esonero di Gaetano Auteri: "Auteri lo abbiamo preso per la stima verso l’uomo. Auteri non è andato via adesso, ma a maggio. L’uomo ha la massima stima e il massimo rispetto, ma per quanto riguarda il ruolo dell’allenatore fuori dal campo non eravamo d’accordo su diverse cose. Questa squadra aveva bisogno di una ventata di aria fresca, doveva cambiare passo".
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