Carrarese, Maurizio Mian: "Al 90% il nostro progetto è saldo"

11.11.2010 22:45 di Luca Santoni   vedi letture
Carrarese, Maurizio Mian: "Al 90% il nostro progetto è saldo"
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

CARRARA. Sulle pagine de Il Tirreno di giovedì 11 novembre Maurizio Mian fa il punto della situazione in casa della Carrarese dopo la prima sconfitta stagionale subita a Prato. Un capitombolo che secondo Mian: "Ci può stare. Dirò di più, ogni volta che mi è capitato di perdere la prima ho sempre detto: finalmente perdiamo una partita. Continuo ad essere ottimista, ci mancherebbe che non lo fossi; anche perché veniamo da partite giocate su campi in pessime condizioni per la pioggia che ci hanno penalizzato oltremodo". Scopo di Mian è tranquillizzare chi, dopo tre partite non propriamente positive, teme di doversi risvegliare dal sogno che Carrara sta vivendo dall'inizio della stagione. "La squadra è forte e tra di noi ne abbiamo piena consapevolezza. Non saprei neanche dire perché abbiamo perso la partita, ma, torno a dire, ci può stare dopo dieci giornate".
 

Calcio giocato, ma non solo. L'imprenditore pisano dice la sua anche sulla situazione societaria, ma qui è necessaria una premessa per chi non è addentro agli equilibri che da agosto sorreggono il nuovo progetto Carrarese. In questi mesi si è sempre scritto di una Carrarese Calcio guidata da due blocchi. Da una parte i “vecchi soci” della scorsa stagione (Fabio Oppicelli, Giuseppe Giarnera, Luigi Morra e Andrea Borghini), dall'altra i “nuovi soci” (Gigi Buffon, Cristiano Lucarelli, Maurizio Mian e Alexis Tomasos). Otto figure, ognuna detentrice del 12,5% delle quote societarie, con oneri e onori equamente suddivisi. Questo è stato, e questo è, nella pratica. Formalmente però, e qui sta il nocciolo della questione, la società appartiene solo ai quattro vecchi soci. In Lega il referente della Carrarese continua ad essere Oppicelli, col suo nome e la sua firma. L'ingresso formale della cordata dei nuovi soci, ribattezzata dalla stampa locale “cordata dei vip”, sarebbe dovuto avvenire cammin facendo, secondo quanto stabilito da patti parasociali. Un rinvio a data da destinarsi dovuto, sempre secondo quanto spiegato dai diretti interessati, all'esigenza di presentare richiesta di ripescaggio in Seconda Divisione (la Carrarese era retrocessa in serie D) che quest'estate aveva ristretto parecchio i tempi delle trattative per un definitivo passaggio di consegne. Ecco, quindi, prospettarsi la necessità di una convivenza, più o meno forzata a seconda dei punti di vista, fra vecchi e nuovi. Il cambio della guardia avrebbe dovuto compiere un primo effettivo passo formale dopo la gara col Carpi con l'ingresso ufficiale al 50% del gruppo Lucarelli-Buffon. Ebbene, sono passate circa tre settimane ed il fatidico incontro dal notaio non è ancora avvenuto. In città, soprattutto dopo la sconfitta di Prato, è serpeggiato un certo nervosismo tra i tifosi più impazienti che si domandano il perché di questi continui slittamenti.
Eccoci arrivati al presente e alle parole di Maurizio Mian, presidente onorario in pectore: "Al 90% penso che il progetto di questa Carrarese sia saldo, ci sono persone che hanno speso energie per crederci. Non ci sono problemi a continuare nel modo giusto per dare spazio e continuità al progetto. Io non ho nessun tipo di problema e credo che neanche gli altri soci si vogliano tirare indietro. Al 10%, ma direi meglio all'1%, se per caso ci fossero novità negative, e sicuramente non da parte mia, si dovrebbe rivedere tutto. Allora si potrebbe essere un pochino in angoscia, ma non è il nostro caso né la nostra situazione. L'unico problema che posso vedere in questa società, è che si è costruita una macchina da guerra pronta per altri campionati".