Galano: “Foggia soffre per la mancanza di una proprietà forte”

Cristian Galano, attaccante classe 1991 oggi alla Real Normanna in Serie D, ha ripercorso il proprio passato e analizzato il presente della Serie C ai microfoni di News.Superscommesse.it. Dall’anno vissuto a Foggia al ricordo del Vicenza, passando per un’analisi del girone C e delle sue favorite, queste le sue parole.

Hai trascorso un anno a Foggia in Serie B. Ora la squadra arranca in C. Cosa manca a questa piazza per affacciarsi con decisione nuovamente alla cadetteria?
"A Foggia purtroppo è stato un anno difficile, soprattutto dal punto di vista societario. Non ci ha permesso di fare bene. Negli anni questa piazza è stata sfortunata: ha trovato proprietà che non amano il club. Per me Foggia è casa e mi dispiace vederla soffrire ogni anno. È una società con storia, tifo e passione. Mi auguro che possa arrivare un presidente che ami davvero il calcio e questa città."

Dando uno sguardo alla Serie C, nel girone C chi vedi favorita?
"Siamo solo all’inizio e la Serie C è molto competitiva. A fare la differenza è trovare il giusto equilibrio. Vedo squadre importanti come Catania, Salernitana e Crotone. Se devo scegliere, dico una tra Catania e Salernitana."

Spesso si dice che il girone C sia il più difficile, ma ai playoff passano spesso club dei gironi A o B. Da ex, come spieghi questa tendenza? Quanto pesano le pressioni ambientali al Sud?
"Il girone C è una B2: difficile e dispendioso anche mentalmente. Ho giocato sia nel girone B che nel C e posso dire che ai playoff spesso vincono le squadre del Nord perché arrivano con pressioni diverse, meno pesanti. Questo permette loro di giocare con più spensieratezza."

In Serie C c’è anche il Vicenza, club che ha fatto parte del tuo passato. È l’anno decisivo per i biancorossi? E come ricordi la tua esperienza lì, unica al Nord nella tua carriera?
"A Vicenza ho trascorso un anno e mezzo bellissimo. È una piazza che rimarrà sempre nel mio cuore: ho vissuto momenti importanti e credo che meriti altre categorie. Ogni anno parte con grandi ambizioni, ma penso che questa volta sia davvero l’anno giusto. Sono partiti bene e mi auguro possano risalire subito. La scelta di andare a Vicenza la rifarei altre mille volte."