Lecce, Chevanton avvisa: "Non voglio essere un peso"

Lecce, Chevanton avvisa: "Non voglio essere un peso"TMW/TuttoC.com
Ernesto Javier Chevanton
© foto di Prospero Scolpini/TuttoNocerina.com
domenica 23 dicembre 2012, 15:00Altre news
di Luigi D'Ambrosio
fonte colpoditaccoweb.it

Nel post gara di Lecce-Albinoleffe, gara terminata con il punteggio di 0-0, il primo a presentarsi in sala stampa è il Messi del Salento, ovvero l'attaccante dei padroni di casa Filippo Falco: “Oggi la prestazione l’abbiamo fatta tutti, tante occasioni e nessun gol peccato. E’ un momento no. Mi ha messo pressione il difensore e hi affrettato il tiro e per questo o tirato addosso al portiere. Ci sta anche quando la palla entra sola ed invece quando giochi tiri e non entra. Ci siamo fatti gli auguri, siamo usciti a testa alta. La contestazione? Ci sta, Lecce è una piazza esigente e quindi ci sta. Non sento alcuna voce di mercato e neanche le critiche, io penso solo ad allenarmi”.

Poi è la volta dell'allenatore Franco Lerda: “Peccato perché non abbiamo fatto gol, abbiamo creato tante palle gol i miei ragazzi anche in dieci. Oggi vedo un passo in avanti, abbiamo concesso una sola occasione su un rinvio del portiere. Nonostante le assenze abbiamo fatto bene e chi ha giocato ha fatto bene anche se venivano da dei lunghi stop. Alla fine la spunteremo noi, non sono certo, ma certissimo. Il campionato si deciderà sul filo di lana. Prima non lo pensavamo tanto, ma ora non ci gira bene e quindi dobbiamo pensarlo. Chiudiamo l’anno con un grande avvio di stagione e con questo brutto momento che passerà. Facciamo fatica a far gol perché è un momento così, ma nel campionato ci sta. Si ho visto la spinta su Chevanton in area, ma non voglio entrare in merito agli arbitri che forse ora non sono in gran forma. Subiamo troppi gialli esagerati. Non è un alibi, ma i fatti arbitrali ci hanno tolto anche qualcosina. Tomi è uscito perché aveva finito la birra, avevo bisogno di freschezza. Ci mancava ossigeno sulla sinistra. Chevanton? Si è disimpegnato bene e da qualche settimana lo vedo più informa, certo non è quello che conosciamo ma lo aspetteremo”.

Successivamente si presenta in sala stampa anche l'idolo del popolo giallorosso: l'uruguayo Ernesto Javier Chevanton. L'ex Colon e Siviglia commenta il suo rientro, comunque positivo, e si confessa chiarendo la sua attuale situazione e soprattutto delucida il discorso inerente il proprio futuro che paradossalmente e clamorosamente potrebbe essere anche lontano dal Salento per vari motivi: “Sono contento perché sono tornato a giocare e soprattutto perché penso che abbiamo fatto una buona partita. In 90’ abbiamo cercato di vincere in tutti i modi. La spinta su di me? Sinceramente secondo me era rigore! Ho sentito la spinta netta. Inutile parlare degli arbitri. Troppe ammonizioni inutili. Faremo di tutto per tornare in serie B, dove merita di stare questa città. Dovete darci anche voi una mano dicendo la verità in tutto e per tutto. I tifosi nonostante i fischi credo abbiano capito che abbiamo dato tutto in campo. Io mi sento bene fisicamente, chi viene all’allenamento sa come sto. Sono un professionista e mi comporto tale. Non ho mai saltato un allenamento da luglio e sono tranquillo con me stesso. Accetto le scelte del mister e dato che ci tengo tantissimo alla città e alla squadra do il doppio in allenamento. Il mister ha un carattere forte ed anche io, ma non voglio fare rivoluzioni nello spogliatoio. Le ragazzate le ho fatte quando avevo 22-23 anni. Ora non è il caso. L’importante è il Lecce, sono contento  che il mister abbia detto che gli è piaciuta la mia prestazione. Però se io dovessi andarmene perché sono un peso qui a Lecce lo farei. Io ho sempre amato da morire questa città, anche quando dieci anni fa mi hanno venduto ho continuato ad amarla a distanza. Perché Lecce è la vita mia! Però ora conta solo il risultato della squadra indipendentemente da Chevanton. Io due anni fa sono stato umiliato qui: sono stato sostituito dopo 10 minuti che sono entrato (si riferisce all’episodio con De Canio, ndr). Questa cosa mi brucia ancora, però per l’amore di questa gente sono tornato. Non voglio essere un peso. Se mi sento un’immagine o un calciatore? Io mi sento bene e lo dico con gran umiltà. Sento che posso dare ancora tanto giocando. Se poi non sarà qui io continuerò ad amare ancora Lecce, perché è dentro di me. Io continuerò a lavorare per essere più in forma di quanto lo sono adesso. Sono stato al Colon e ho giocato sempre dando tanto fino a quando non mi sono infortunato. E tuttora mi cercano e mi vogliono. Alla società ho detto come stanno le cose, ovvero se sono utile resto, altrimenti vado via. Il mercato chiuderà il 31 gennaio e poi si vedrà. Ho avuto già alcune offerte ed  anche prima di tornare qui, però avevo la possibilità di venire a Lecce ed ho rifiutato tutto. Ora vediamo cosa succede, qualcosa c’è..”