Maifredi: "Ospitaletto, tutto inizio lì. Il ritorno in C era nell'ordine delle cose"

Dall'Ospitaletto alla Juventus, via Bologna: questa l'incredibile parabola di Gigi Maifredi, che nel 1987 ottenne il suo primo risultato importante tra i professionisti, portando un paese di 10.000 anime dalla C2 alla C1. Proprio in questi giorni, a quelle latitudini, sono tornati a festeggiare una promozione nella terza serie, abbandonata definitivamente 11 anni dopo l'impresa di Maifredi.
Ed è proprio lui a spiegare ai colleghi di Tuttosport cosa prova a rivedere l'Ospitaletto nuovamente in Serie C ? "Era nell’ordine delle cose, sono cicli che finiscono e che ritornano. Musso e Taini hanno portato la squadra e il paese ad avere una forza come riuscì a Corioni, Gozio e ai tanti dirigenti che crearono il miracolo Ospitaletto, portato dalla Seconda Categoria alla C1. Per festeggiare quella promozione giocammo anche un'amichevole nel nostro stadio con la Juventus. Arrivarono con parecchie riserve, ma anche con titolari del calibro di Gaetano Scirea. Una data indimenticabile per Ospitaletto. Come riuscii a creare quella squadra spettacolare e vincente? Corioni aveva già preso il Bologna, non voleva più saperne. Lo convinsi a rilanciare. Puntai su giocatori come Gilardi, Borra, Villa, De Marchi, Cusin, che poi mi portai proprio in Emilia e De Marchi pure alla Juve. Sono stralegato all’Ospitaletto, tutto iniziò lì. Quell’anno era una festa ogni partita, eravamo troppo forti".
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