Nocerina, l'ex Colletto: "Una piazza irresistibile"

“Il richiamo della Nocerina è qualcosa a cui non si può resistere”, dice Domenico Colletto, per tutti Mimmo, nuovo tecnico della Real Nocera Superiore ed ex molosso. Nel 1994/95, quando in panchina c'era Delneri, in porta Iezzo e in difesa Siviglia c'era anche lui. Terzino sinistro, in prestito dall'Avellino con cui aveva esordito in Serie B prima di fare esperienza con la Turris e la Battipagliese. Solo due presenze ma condite da un goal e dalla possibilità di aver imparato giocando insieme a grandi campioni. Dopo la prima esperienza in rossonero Colletto, nato a Torre Annunziata nel luglio del '72, ritorna all'Avellino, di nuovo in Serie B. Trentadue presenze nella serie cadetta ma i lupi non riescono a salvarsi e retrocedono. E allora è di nuovo Nocerina, questa volta in C1, poi Ischia e ancora Nocerina per due stagioni. Poi Taranto, quattro anni di Benevento, Potenza e di nuovo in molosso nel 2007/08 e nel 2009, dopo mezza stagione a Pianura. Tuttonocerina.com lo ha intervistato in esclusiva.
Tante squadre nella tua carriera, l'ultima il Real Nocera Superiore di cui ora sei allenatore....
“Sono passato da essere giocatore ad allenatore. Sarà un'esperienza diversa, dovrò cambiare rispetto a pochi giorni fa, quando ero ancora calciatore”.
Tante squadre ma una costante: la Nocerina...
“Non si può rinunciare al richiamo di Nocera. Il primo anno ero in prestito dall'Avellino. Poi ho giocato in B e retrocedemmo e la Nocerina mi richiese. Accettai subito perché la precedente esperienza era stata bellissima. Poi andai ad Ischia, ma Nocera era sempre lì ad aspettarmi...”
Il ricordo più bello?
“La vittoria del campionato di C2 nel 94/95. Dopo tanti anni riuscimmo a vincere qualcosa. La Nocerina era stata ripescata dalla D alla C2 e facemmo un campionato strepitoso”.
Con Delneri in panca...
“Al tempo era senza squadra e venne da noi, poi è diventato un grande allenatore. Ho imparato tanto da lui ma anche da altri allenatori, come Simonelli. Tutti i miei allenatori mi hanno lasciato qualche cosa”.
E tu che allenatore sarai?
“Cercherò di mettere in pratica quello che ho imparato da giocatore e dai miei allenatori”.
Pensi in un futuro in rossonero, questa volta dalla panchina?
“Per ora penso al Real Nocera, poi chi lo sa. In futuro tutto è possibile”.
Questa Nocerina è pronta per la Serie B?
“Quest'anno la squadra ha fatto un campionato strepitoso giocando bene dalla prima all'ultima partita. Per l'anno prossimo qualcosina si dovrà fare ma gli addetti ai lavori, come Ivano Pastore, mio grande amico, sanno fare il loro lavoro”
Hai giocato anche in Serie B. C'è molta differenza dalla Lega Pro?
“Ci sono alcuni giocatori che fanno la differenza. E la Nocerina è giusto che confermi la maggior parte della rosa per quello che hanno fatto”.
E i tifosi sono pronti?
“Quando giocavo io erano sempre calorosi, ma hanno fatto anche un sacco di macelli. Quest'anno si sono calmati, sono maturati e hanno capito che il vero calcio è tornato a Nocera e non combineranno guai. Anche quest'anno tutti si aspettavano in trasferta che i tifosi nocerini si sarebbero comportati male, ma non è stato così”.
Finale di supercoppa archiviata. Ma la notizia, brutta, della settimana è l'arresto, e poi i domiciliari, del capitano De Liguori...
“Vincenzo è un fratello per me. Ci frequentavamo anche al di là del calcio, quando giocavo a Benevento. Penso che da questa vicenda ne uscirà pulito”.
Conosci tuttonocerina.com?
Certo, lo leggo spesso.
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