Salernitana, spunta l'ex patron del Marcianise Bizzarro

Chissà perché gira e rigira i nomi (e i cognomi) che ruotano attorno alla Salernitana sono sempre gli stessi. Sia per per precedenti del passato, sia per pura omonimia. Qualcuno rabbrividisce nel sentire che Giovanni  Lombardi è in pole per guidare la riscossa del club granata dalla serie D. In fondo che colpe ha il buon Giovanni da Battipaglia se ho lo stesso cognome di quell’Antonio al quale è legata la seconda estromissione in sei anni della Salernitana dal panorama professionistico. Ma lo scetticismo intorno alla figura dell’ambizioso manager non è legato soltanto ad un fatto meramente scaramantico. C’è chi da Scafati fa notare un certo legame con quel Mascolo che alla fine decise di non iscrivere la Scafatese in Legapro. C’è chi nutre dubbi per la sua discontinuità nei progetti calcistici avviati e non portati a termine sia nella città di adozione (Scafati) che a Cava. “Nessuna responsabiltà sulla mancata iscrizione della Scafatese, mica posso rispondere delle mancanze altrui. A Cava fui impossibilitato ad operare perché poi Della Monica mi estromise”. Già ma quella Cavese aveva iniziato con Maurizi in panchina (tecnico da lui indicato e che è tra i papabili per la Salernitana come outsider) e con diversi calciatori provenienti dal club gialloblù. Da Lagnena a Carbonaro passando per Varriale che ieri ha indicato come partner ideale per Di Napoli. Buone le referenze per quanto concerne la solidità economica ma resta uno scetticismo di fondo che in parte dà fastidio al diretto interessato. “Vado avanti per la mia strada, ma bisognerebbe documentarsi prima di giudicare”. Ma del resto scegliere il referente, ora come ora, è un autentico terno al lotto. Neanche il decisionista De Luca è pronto a mettere la mano sul fuoco. “Vorrei sapere oggi chi può dare garanzie - ha chiosato il primo cittadino”. Il sindaco ha avuto ottime referenze su Lombardi da parte dell’onorevole Fulvio Buonavitacola ed è partita con un discreto anticipo sugli altri per farsi trovare pronto all’appuntamento con la D. Giovanni è in pole non solo per capacità personali e amicizie politiche.

Le voci sui possibili concorrenti sono discordanti ed in alcuni raccapriccianti. Per la ripartenza granata si è proposto Joseph Cala, l’italo americano protagonista dell’indecorsa farsa di qualche mese fa. L’uomo degli alberghi sottomarini e dalla quotazione al Nasdaq si è mosso attraverso le amicizie al Comitato Regionale della Campania. Magari in nome e per conto di qualcuno. Chissà....Poi è spuntato il nome dell’assicurato Ansalone in rappresentanza di una non meglio precisata cordata. Chi invece vuole fare sul serio è l’ex presidente del Marcianise Bizzarro che ieri ha confermato l’intenzione di voler rispondere fattivamente al bando presentato dal comune per l’acquisizione del club. L’avvocato Pasquariello sta lavorando per completare la documentazione. Aliberti e Casillo meditano anche se il bando (precedenti giudiziari) per certi versi li escluderebbe. E Gallozzi, Rainone e Mastromartino? Desaparecidos stando ai ben informati. Chiosa finale sulla denominazione sociale: la Figc sembra intenzionata a dire no ad un’affiliazione con il nome Salernitana (come promesso da De Luca ai tifosi col nome Real Salernitana). C’è una causa in atto e la federazione non vuole correre rischi.