Sorrento, capitan Nicodemo: "Ho 37 anni e la chance unica di prendermi la B"

Sorrento, capitan Nicodemo: "Ho 37 anni e la chance unica di prendermi la B"TMW/TuttoC.com
Attilio Nicodemo in azione
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
mercoledì 25 maggio 2011, 17:00Altre news
di Valeria Debbia
fonte SorrentoCalcio.net/Metropolis quotidiano

Da professionista, di partite, ne ha giocate quasi 500. Ma quella che lo attende domenica a Verona, probabilmente, è una delle più importanti della sua carriera. “All’età di 37 anni ho un’opportunità unica, imperdibile, straordinaria. Che non voglio lasciarmi sfuggire. Voglio arrivare in serie B col Sorrento per coronare un sogno cullato una vita intera”. Attilio Nicodemo spesso si è “rifugiato” dietro la diplomazia, mettendo sul tavolo la saggezza di una vita da mediano, raccontando con lo spiccato equilibrio del capitano emozioni e speranze. Ora, però, la storia si fa un po’ diversa. Domenica il Sorrento riprende l’assalto alla promozione in B e bisognerà passare indenni dal crocevia del Bentegodi. A Verona, per l’andata della semifinale playoff, saranno in 25mila. “Ma in campo giocheremo 11 contro 11 ed è questo ciò che conta di più” taglia corto il capitano. Che al quarto anno di Sorrento potrebbe raggiungere quella fantasia che, in fondo, l’ha stuzzicato fin dall’estate.

Oggi – sottolinea il centrocampista rossonero – c’è in palio la serie B. Questo basta e avanza per garantire che, in campo, la squadra darà tutto, andando oltre le proprie possibilità. Dopo tre salvezze anticipate e la vittoria della coppa Italia del 2009, ci giochiamo la conquista di un traguardo storico, per tutti. A cominciare proprio dal presidente Mario Gambardella, che merita una gioia del genere dopo tanti sacrifici, soprattutto economici”. Molto, però, passa dall’appuntamento del Bentegodi. Lì dove a dicembre, senza Paulinho, il Sorrento dimostrò comunque carattere: finì in pareggio (1-1, vantaggio di Cangi e pari rossonero di Togni). Un risultato che, domenica, potrebbe riecheggiare come una mezza vittoria. “Ma – sottolinea Nicodemo – a queste cose non ci dobbiamo pensare. E’ vero, siamo arrivati secondi e rispetto al Verona abbiamo qualche piccolo vantaggio. Con due pareggi passeremmo, sarebbe però un errore gravissimo andare lì con questa mentalità. Domenica, al Bentegodi, il Sorrento farà la sua onesta partita, giocherà con attenzione e personalità senza però snaturare la propria vocazione. Che è quella di attaccare e cercare sempre la via del gol”.

Una tendenza da confermare fronteggiando l’assenza forzata di Paulinho, che potrebbe tornare arruolabile giusto in tempo per il ritorno col Verona. “Vedremo – chiosa Nicodemo -. Paulinho è unico, un grande, come persona e come calciatore. Però sono convinto che siamo in grado di fare bene anche senza di lui. Certamente sarebbe stato meglio averlo già al Bentegodi. In campo al ritorno? Non so, lo spero da compagno, ma pensiamo prima all’andata…”.