Vierchowod, Rossi e Gentile in coro: "Como merita ben altri palcoscenici"

23.09.2014 16:30 di  Alessio LAMANNA   vedi letture
Paolo Rossi
TMW/TuttoC.com
Paolo Rossi
© foto di Alberto Fornasari

E' senza dubbio troppo presto per celebrare il Como, sì capolista ma dopo sole cinque giornate e per di più in coabitazione col Pavia. Ma vedere il Como lassù ha fatto felici alcuni illustri ex biancoblu, che hanno parlato alla Gazzetta dello Sport edizione Lombardia.

Per esempio Marco Tardelli, sul Lario da giocatore nel '74/'75 e da allenatore dal 1993 al 1995: "Sicuramente vedere il Como in cima è una bellissima cosa", afferma l'ex bandiera della Juventus. "Merito di un presidente capace come Porro. Vivo a Cernobbio (località sul Lago di Como, ndr), da casa mia vedo il Sinigaglia, cercherò di andare a seguire la squadra. La gente di Como è pretenziosa, ha il palato fine. Negli ultimi anni non vedevo mai la voglia di investire nella squadra".

Da un Campione del Mondo '82 ad un altro: Paolo Rossi giocò nel Como giovanissimo, nel '75, in prestito dalla Juventus. "Feci tanta panchina e solo qualche spezzone di partita", ricorda, "ma quello è un ambiente che merita di ricalcare grandi palcoscenici sia per la storia che per la genuinità della gente. Fa piacere che siano tornati a vedere la luce dopo periodi difficili".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Claudio Gentile, che non è un ex ma che è ormai un comasco "d'adozione" per residenza: "Finalmente si spera che questo sia l'anno buono per risalire di categoria, una città come Como merita almeno la B".

Pietro Vierchowod, ex difensore e bandiera della Sampdoria, giocò per cinque anni in biancoblu, a fine anni '80: "Anche ai miei tempi eravamo partiti dall'allora Serie C, riuscendo piano piano a risalire", sottolinea l'attuale allenatore dell'Honved. "E' ancora molto presto, ma non posso che sperare bene. Como è una piazza che merita grandi palcoscenici, non voglio più sedermi in un Sinigaglia vuoto".