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Giana Erminio, Mazza: "Viviamo il momento, provando ad arrivare più in alto"

Giana Erminio, Mazza: "Viviamo il momento, provando ad arrivare più in alto"TMW/TuttoC.com
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 14:00Girone A
di Laerte Salvini

Andrea Mazza, portiere della Giana Erminio, è intervenuto nel corso del programma A Tutta C, in onda su TMW Radio e sul canale del digitale terrestre Il61. 

Andrea, grazie per aver accettato il nostro invito. Sei una delle tante new entry della Giana. Arrivi dal Monza, hai completato tutta la trafila nel settore giovanile brianzolo: come sono stati questi primi mesi di calcio professionistico in Serie C?
“Sicuramente si è vista la differenza dalla Primavera. L’anno scorso ero già stato aggregato alla prima squadra, ma giocare è un’altra cosa. Appena arrivato qui mi hanno accolto benissimo e ho capito perché l’anno prima erano arrivati certi risultati. La differenza l’ho sentita, ma nemmeno così tanto grazie all’aiuto dei compagni, del mister e dello staff.”

Negli ultimi anni il passaggio dal calcio giovanile al professionismo è diventato un tema centrale. Qual è stato per te lo scalino più grande: atletico, tattico o mentale?
“La fa soprattutto l’aspetto mentale. È un campionato tosto, con squadre e giocatori esperti. Ho visto tanti ragazzi forti in Primavera che hanno fatto fatica all’inizio in C o in B. A livello tecnico e tattico qui sono tutti forti; il punto vero è affrontare il campionato con la testa giusta.”

Arrivate da una lunga serie di risultati utili, interrotta solo dal ko con un Vicenza che sembra fare un altro sport. Considerando Inter e Cittadella per chiudere il girone d’andata, l’obiettivo è arrivare al giro di boa ancora più dentro la zona playoff?
“Il nostro obiettivo è guardare partita per partita. Abbiamo già fatto il record di punti del girone d’andata della Giana: l’anno scorso eravamo a 20, ora siamo a 23. Ci viviamo il momento e proviamo ad arrivare il più in alto possibile. Nel calcio può succedere di tutto e spero di vivere una stagione bella come quella dell’anno scorso.”

Sul piano personale, qual è il tuo obiettivo?
“Per un portiere la cosa più importante è non prendere gol. Però conta soprattutto il gruppo: firmerei per arrivare ai playoff prendendo anche un gol a partita, se poi vinciamo sempre. Sarebbe perfetto per chiudere la stagione.”

Avete già affrontato Vicenza, Union Brescia ed Eco. C’è davvero così tanta differenza tra il Vicenza e il resto del girone?
“Quest’anno hanno fatto una squadra veramente importante. Già l’anno scorso seguivo il campionato e non vedevo questo gap, ma adesso sì. È una delle squadre che ci ha messo più in difficoltà: sembrano dappertutto. Ci sono giocatori che hanno fatto categorie superiori e si vede nella testa, nella tecnica, nell’esperienza. Per me è la squadra più forte del campionato, e la classifica lo dimostra.”

Stiamo raccogliendo impressioni sull’introduzione dell’FVS in Serie C. Come la stai vivendo?
“Secondo me è un format intelligente. Guardando anche la Serie A, qui si perde meno tempo perché ci sono solo due chiamate. Lunedì, ad esempio, hanno rivisto due rigori: il primo dato, il secondo speravo lo togliessero perché mancavano pochi minuti. Evita molte polemiche, può aiutare l’arbitro che in campo deve guardare mille cose e può aiutare anche una squadra a guadagnarsi un rigore o un gol. Alla fine sono umani.”

In chiusura, che emozioni si provano quando devi difendere un rigore?
“Studio tanto gli attaccanti, guardo molti video con mister, compagni e altri portieri. Decidiamo cosa fare in base alla rincorsa e alle abitudini. Lunedì dentro di me dicevo: voglio pararglielo. Ho fatto di tutto per fargli perdere concentrazione e disinnescare il rigore, per portare la vittoria alla squadra in qualsiasi modo possibile. E visto che abbiamo vinto 2-1, direi che è andata parecchio bene.”