Trento, Tommasi: "Le prossime due gare ci diranno che stagione possiamo fare"
Michele Tommasi, portiere del Trento, è intervenuto nel programma “A Tutta C” in diretta su TMW Radio e sul canale 61 del digitale terrestre. Nel corso della trasmissione ha analizzato il momento della squadra e la sua stagione fino a questo momento.
Nell'ultimo turno di campionato avete fermato la corsa del Cittadella, che veniva da una striscia importante di risultati utili consecutivi.
"Il Cittadella non perdeva da tanto tempo e questa è una considerazione importante da fare. Noi abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo creato tanto, ci siamo chiusi in difesa e poi ci ha ripagato il rigore alla fine di tutti gli sforzi che abbiamo fatto durante la partita".
Che stagione è stata finora quella del Trento? Siete partiti bene, poi avete avuto un calo e ora siete di nuovo in ripresa. Fin qui è stato un campionato altalenante per voi.
"All'inizio abbiamo fatto subito una vittoria contro la Giana Erminio, poi abbiamo fatto un bel po' di pareggi e adesso stiamo trovando la nostra continuità nel cercare di essere una squadra che gestisce il risultato quando è in vantaggio, è un percorso in crescita sicuramente e ci stiamo creando la nostra identità e cerchiamo sempre di migliorarci. Mancano queste due partite alla fine del girone d'andata, poi ci sarà l'altra metà del campionato, quindi il campionato è ancora lungo e competitivo, però noi siamo su una strada buona e l'importante è continuare così".
Ti avrei chiesto proprio di quello che è il calendario delle ultime due gare dell'anno, prossimo weekend in casa del Renate, il 20 di dicembre, quindi proprio a ridosso delle festività, il match interno che chiude gli impegni dell'anno solare contro la Dolomiti Bellunesi, quanto sono importanti questi 180 minuti per capire che Trento vedremo nella seconda parte di stagione?
"Sicuramente consideriamo queste partite molto importanti perché rendono sicuramente l'idea di quello che possiamo fare nel girone dopo di ritorno e decidono tanto. Affronteremo due squadre che hanno una classifica più o meno simile alla nostra e sicuramente saranno due partite difficili, però noi dobbiamo cercare di fare il massimo e di toglierci delle soddisfazioni. Nelle ultime partite potevamo cercare di strappare via qualche punto in più nonostante le tante occasioni create e aver concesso poco, però ogni partita ha la sua storia, quindi cerchiamo di fare il massimo e cercare di fare sei punti".
Michele, che allenatore hai scoperto essere Luca Tabbiani, che è sicuramente uno dei giovani talenti della panchina di cui si parla di più? C'è stato quell'avventura un po' in chiaroscuro con il Catania, ma tra Fiorenzuola e Trento si sta confermando un allenatore molto promettente. Tu sei altrettanto giovane, ma in campo in cosa ti aiuta?
"Il mister ho avuto modo di conoscerlo anche tutto l'anno scorso e sicuramente è un allenatore che coinvolge tanto con il gioco, anche noi portieri dal basso. Ci aiuta sempre con tante giocate che magari non vediamo neanche noi da dietro per sbloccare sempre il gioco. A livello morale e umano mi trovo molto bene con il mister e a livello di gruppo riesce a coinvolgerci tanto tutti insieme. Sicuramente è un gran leader e lo stimo".
Questa stagione l'hai iniziata come secondo portiere e poi dall'ottava ti sei preso la porta e i guanti da titolare. Come valuti la tua stagione finora?
"Sì, sono partito dalla panchina. Dopo sette partite sono entrato io perché mio compagno Sergio si è infortunato e sono subentrato io. Ora sto cercando di trovare la mia continuità e finora sto cercando sempre di migliorarmi e di affrontare ogni gara nella maniera più positiva possibile senza guardare troppo indietro. Cerco di vivere ogni partita così com'è e poi migliorarmi col tempo partita in partita".
Tu da portiere hai un punto di vista diverso rispetto ai tuoi compagni perché sei l'unico giocatore non di movimento all'interno del campo. Sei il più spettatore degli interventi, delle decisioni dell'arbitro e di conseguenza della tecnologia. Che sensazioni ti ha dato l'utilizzo e come è stato utilizzato lo strumento tecnologico in questa prima parte di stagione?
"Sicuramente è uno strumento utile e dal mio punto di vista è importante perché tante valutazioni magari si rivalutano poi andandole a vedere al VAR. Però è vero che distolgono un attimo dall'emozione. Magari subito si pensa che il gol sia convalidato ma poi bisogna sempre andare a rivederlo e magari non viene convalidato oppure si crea tensione per un rigore che sembra ci sia e poi magari lo tolgono oppure il contrario. Sicuramente è importante per giudicare al meglio e nel modo più corretto possibile una situazione di gioco. L'unica cosa negativa è il fatto dell'emozione però è uno strumento utile ed efficace".
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