Dg Entella: "Serie C penalizzata rispetto alle altre leghe, serve riforma"

30.03.2023 20:30 di Marco Pieracci Twitter:    vedi letture
Dg Entella: "Serie C penalizzata rispetto alle altre leghe, serve riforma"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il direttore generale della Virtus Entella, Matteo Matteazzi, è stato intervistato da Piazza Levante: "Siamo in un momento di transizione. Parlo del sistema calcio in generale, non sto pensando esclusivamente all’Entella, che in questi anni ha vinto ed ha perso come è normale che sia. Invece ci sono diversi aspetti, degli argomenti ‘macro’ sui quali c’è da fare più di una riflessione. Parlo della sostenibilità, se e come il calcio professionistico possa reggere di fronte a problematiche economiche e finanziarie sempre più assillanti. Ne parlano tutti, ma le proposte accettabili e realizzabili in un periodo ragionevole faticano a concretizzarsi. Il nostro punto di vista – per ‘nostro’ intendo quello del presidente e di noi suoi collaboratori – è che si imponga un ridimensionamento della struttura dei campionati professionistici e una razionalizzazione delle risorse. I due interventi si sostengono l’un l’altro. E chiaro che la riforma dei campionati permetterebbe di ridistribuire in maniera più equa i proventi di diritti mediatici e sponsorizzazioni . E’ innegabile che la serie C rispetto alle due Leghe superiori sia penalizzata. Attenzione non è solo una questione di entrate ma anche di uscite. La Fifa ha deciso di regolamentare in maniera differente rispetto a oggi il loro operato, a partire dell’ottobre 2023, e credo che prima o poi anche la Figc si metterà per questa via. Siamo abbastanza attivi su questo fronte, dal presidente Gravina in giù abbiamo trovato la federazione molto disponibile. Con la Lega di serie C c’è piena collaborazione, il nuovo consiglio tiene in grande considerazione il nostro  parere, d’altronde sanno chi è il nostro presidente e come ha operato in questi anni”.

I legami con ‘la vetta’ federale sono saldi e permettono di intavolare dialoghi importanti su argomenti che fino a poche stagioni fa erano tabù. Siamo anche noi coinvolti nel dibattito sulla riforma della formula dei campionati. Per noi va rivista perché secondo me così com’è, è oggettivamente insostenibile. Ed è anche ingiusta per certi versi. Insomma non sta dando i risultati sperati, le incongruenze di un calendario troppo affollato, di cui abbiamo fatto le spese con l’assurda doppia trasferta in 72 ore contro Reggiana e Cesena, e di un meccanismo da migliorare sono sotto gli occhi di chiunque. Certo che serve una proposta alternativa. Io credo che la strada possa essere quella di creare una categoria semiprofessionistica in cui dare la possibilità alle squadre di avere dei benefici e di vantaggi fiscali, lasciando ad un numero più ristretto  di squadre, l’onere degli adempimenti e dei costi che con gli anni si è fatto sempre più gravoso e necessita di un’organizzazione ed una solidità economico finanziaria di alto livello. La sostenibilità passa anche dalla cura del proprio settore giovanile. Saremmo favorevoli, molto favorevoli alla obbligatorietà della presenza in rosa di ragazzi del proprio settore giovanile, come avviene già in parte in Serie A da questa stagione. Avere in campo dei ragazzi nati e cresciuti con il club dà anche una valenza morale oltre a servire all’abbattimento di costi. Rafforzerebbe lo spirito identitario del gruppo".