FOCUS TC - Serie C, 21^ giornata: la Top 11 del Girone B

14.01.2020 06:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Flavio Lazzari
TMW/TuttoC.com
Flavio Lazzari
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nella prima gara del 2020, tante sorprese nel Girone B. A cominciare dal Vicenza che si fa imporre il pari dalla Fermana. Alle spalle dei berici, però, non ne approfitta il Carpi che fa 1-1 col Sudtirol. Bene, al contrario, la Reggiana che manda in crisi il Ravenna, malissimo il Padova, beffato dal Fano in terra marchigiana. Non fa certo di meglio la Feralpisalò, sconfitto dal pericolante Rimini. Al contrario, fa benissimo la Sambenedettese, corsara a Trieste con due uomini in meno, pari e patta in zona playoff tra Modena e Piacenza. Risale la Vis Pesaro grazie al successo di misura su uno sfortunato Cesena mentre in chiave salvezza l'Imolese va a vincere in casa dell'Arzignano. Rinviata, causa infortunio all'arbitro, Virtus Verona-Gubbio sul risultato di 0-1 a una decina di minuti dal termine. Di seguito la Top 11 del 21^ turno del Girone B secondo TuttoC.com:

PORTIERE

Samuele Massolo (Sambenedettese): un rigore parato a uno come Granoche. Altri 3-4 interventi alla disperata quando la Triestina attacca con uno (prima) e due (poi) uomini in più. Il tutto al debutto stagionale. Il gol subìto nel finale non cancella una prestazione incredibile in una notte magica.

DIFENSORI

Donato De Pascalis (Fermana): in dubbio per tutta la settimana causa febbre, il classe '98 appena vede la capolista torna a stare benissimo. Contro il Vicenza incarta un certo Giacomelli e aiuta i compagni a non subire nulla. Nemmeno un tiro in porta.

Pasquale Di Sabatino (Fano): aveva sulla coscienza l'errore che era costato il ko nel match con la Virtus Verona. Ma al posto di preoccuparsi e sudare freddo, ha trasformato la rabbia in gol. Così ha punito il Padova e lo ha pure imbrigliato dietro insieme ai suoi colleghi di reparto.

Davide Di Pasquale (Sambenedettese): entra in campo dopo 10 minuti per difendere il risultato, con i rossoblù rimasti in dieci. Non solo ci riesce ma ha il merito di segnare la rete del raddoppio che risulterà decisiva.

CENTROCAMPISTI

Luca Belcastro (Imolese): ha il grande merito di decidere la sfida salvezza in casa dell'Arzignano. Un gol semplice, da pochi passi, nato da un'occasione poco nitida. Eppure lui è lì e, confermando di essere uno dei leader dei rossoblù, spinge il pallone in rete e i compagni via dall'ultimo posto.

Antonio Letizia (Rimini): la Feralpisalò non lo prende mai. E mentre sfugge ai gardesani, li punisce. Prima facendosi stendere in area di rigore, poi trasformando il penalty e, infine, offrendo a Montanari il pallone della vittoria. Ah, era la prima in biancorosso.

Daniele Casiraghi (Sudtirol): prende in mano la squadra nel momento più delicato ed evita la sconfitta con un gran calcio di punizione da casa sua. Gli avversari lo limitano durante il gioco e lui li mette ko appena ne ha l'occasione da fermo.

Igor Radrezza (Reggiana): sta bene, e si vede. Un palo e un assist non bastano per far capire quanto sia stato decisivo nel successo sul Ravenna. Prestazione eccellente, per ora è l'arma in più degli emiliani.

ATTACCANTI

Tommaso Biasci (Carpi): ancora un gol in stagione per l'ex Carrarese che ci mette 20 minuti per bucare la retroguardia del Sudtirol, con bravura e quel pizzico di mestiere che non guasta mai. Con Vano forma una coppia gol temibilissima.

Flavio Lazzari (Vis Pesaro): decide il match col Cesena con un gran guizzo. Conquistando il rigore con una grande azione in solitaria e trasformandolo con grande freddezza. Poi i suoi si rintanano dietro a difendere il fortino ma il suo l'ha già fatto.

Augustus Kargbo (Reggiana): a volte ha dei blackout inspiegabili. Ma appena si sveglia diventa una furia. Suo l'assist che sblocca la gara e sempre suo il gol che vale il raddoppio.

ALLENATORE

Marco Alessandrini (Fano): il Padova fa di tutto per farsi battere ma i marchigiani ci mettono del loro per riuscirci. I 20 punti di differenza in classifica non si vedono, anzi. Il tecnico granata aiuta i suoi a vendicare il 6-1 dell'andata (quando non era ancora seduto sulla panchina fanese) e riesce ad abbandonare l'ultimo posto, anche se solo per un punto).