Monza, l'ingresso di Berlusconi può essere un problema per la B

29.09.2018 06:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Monza, l'ingresso di Berlusconi può essere un problema per la B
© foto di Valeria Debbia

Leggendo il titolo si potrebbe pensare che chi stia scrivendo questo articolo sia uscito un filino fuori di senno. In effetti, per una squadra di Serie C, avere un proprietario che al contempo è tra i cinque uomini più ricchi d'Italia e tra i 200 col portafoglio più pieno del mondo, è la cosa più incredibile, in positivo, che possa capitare. Se poi ci aggiungiamo che il nuovo Amministratore Delegato è allo stesso tempo tifoso della squadra in cui lavora e tra i più importanti e vincenti dirigenti di tutti i tempi, allora sarebbe folle dubitare di un'accoppiata simile.

Eppure il duo Berlusconi-Galliani al Monza non significa che i biancorossi saliranno immediatamente in Serie B. Intanto perché, come ha ricordato lo stesso Galliani, per farcela puoi solamente vincere il tuo girone oppure affidarti alla snervante lotteria dei playoff. Poi perché i biancorossi, da piacevole sorpresa si sono trasformati di botto in favorita d'obbligo. E vivere con la pressione di dover vincere a tutti i costi ha bruciato tantissime squadre in C: il neo-ad biancorosso ha ricordato il caso della Cremonese che ci ha messo un decennio esatto per salire in cadetteria.

Inoltre il mercato di gennaio non sarà così semplice: rompere gli equilibri costruiti in questi anni dalla splendida gestione Colombo potrebbe ritorcersi contro il nuovo Monza. Ed acquistare grandi giocatori dalle categorie superiori non è sempre sinonimo di vincita: la C non è né la B né la A (De Laurentiis, estremizzando, disse che in terza serie si gioca a calci...negli stinchi).

In più ci sono gli avversari: la Feralpisalò di patron Pasini, il Vicenza della famiglia Rosso, la Ternana che ha costruito una squadra per la B e adesso si ritrova in C. Senza contare i "soliti" Pordenone, Sudtirol, Sambenedettese e l'immancabile sorpresa che ci accompagna di anno in anno.

Galliani, nella storica conferenza stampa che ieri vi abbiamo raccontato passo passo, è però ben conscio di tutti questi pericoli: niente stravolgimenti nello staff tecnico: diesse e mister non si toccano e sa benissimo, vedi sopra, che la C può trasformarsi in un imbuto infernale. Ora bisognerà capire cosa vorrà fare Berlusconi: si è parlato di Brocchi e Gilardino, si parla di Kakà, si parlerà sicuramente di qualche altro nome extra-lusso. Calarsi nella realtà della terza serie, per chi ha vinto tutto con un Milan stellare per decenni, non sarà affatto facile.

Paradosso finale: nella capacità di contrarsi della nuova proprietà risiederà la grandezza del nuovo Monza.