Reggiana, invasione di campo a Siena dopo il rigore-beffa

Il rigore fischiato al 99’ dal Signor Perotti di Legnano cancella i sogni di gloria della Reggiana che aveva trovato il guizzo con Altinier pochi secondi prima del “fattaccio”. Un tocco di mano sospetto, forse generato da un fallo in attacco; una decisione da prendere in una frazione di secondo, il fischio nel silenzio carico di attesa, con la mano che indica il dischetto e poi la rabbia emiliana. Legittima, considerando il peso specifico di quella scelta: arbitro circondato da calciatori ospiti, fioccano i cartellini rossi, destinatari titolari e riserve. Se ne contano almeno 4, La Rosa, Magalini, Bastrini e Altinier. Insomma, se Facchin compie il miracolo su Santini, una gravissima eredità per la semifinale. Ma il senso di ingiustizia che pervade gli emiliani impedisce di fare ragionamenti a lungo termine.
Santini trasforma il rigore più importante della stagione, il “Franchi” tira un sospiro di sollievo, ma i nervi tesi in campo sono gli stessi che si trovano sugli spalti. In tribuna dove volano gli insulti, nel settore ospiti dove i tifosi della Reggiana scavalcano le barriere e si ritrovano in campo, arrivando a sfiorare il contatto con tesserati e terna. Solo l’intervento della Polizia, in assetto antisommossa, ha riportato la situazione alla normalità, dopo dieci minuti di alta tensione. Ed alla fine, i tifosi granata, hanno ringraziato e salutato con applausi i propri beniamini.
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