Top & Flop di Padova-Carpi

Ci ha preso gusto ormai il Padova, che dopo la sestina inflitta al Mantova la settimana scorsa ne rifila un'altra stavolta al malcapitato Carpi, raggiungendo il Sudtirol in vetta e festeggiando il titolo di campione d'inverno. Mandorlini opta per tre cambi rispetto all'undici pronosticato alla vigilia: Pelagatti vince infatti il ballottaggio con Germano nel ruolo di terzino destro, così come Hallfredsson quello su Della Latta per un posto a centrocampo. In attacco, invece, spazio al grande ex Tommaso Biasci, al Carpi nell'ultimo anno e mezzo, che agisce nel tridente assieme a Chiricò e Cissé. Confermati invece i restanti elementi, con Rossettini-Germano coppia centrale e Curcio terzino, così come Ronaldo regista e Hraiech (altro ex della gara) in mediana. Foschi, che deve fare a meno degli squalificati Marcellusi ed Ercolani, arretra Eleuteri e Llamas nel ruolo di terzini, con Venturi (di rientro dalla squalifica) e Sabotic coppia centrale e capitan Gozzi in panchina; ecco allora che Bellini e Lomolino si trovano a fare gli esterni del centrocampo che vede in mediana Fofana e Ghion, mentre in attacco la sorpresa è data dall'esclusione di De Sena, con Giovannini e De Cenco che compongono il tandem offensivo.
La gara è fin dall'inizio un monologo del Padova, che al 16' si porta in vantaggio, manco a dirlo, con il solito Chiricò, che raccoglie un traversone dalla sinistra di Biasci e anticipa in spaccata Llamas, battendo Rossini e siglando quello che è il suo terzo centro in altrettante partite. La reazione del Carpi è affidata a sporadici tiri dalla distanza che non trovano fortuna e i biancoscudati ne approfittano al 39' con Hraiech, che ruba palla a Ghion e infila Rossini con un preciso rasoterra. Nell'intervallo Mandorlini opera addirittura tre cambi, a fronte della sola novità proposta da Foschi (che inserisce De Sena al posto di Llamas), ma sono i veneti a trovare i gol ammazza-partita: protagonista è ancora una volta il solito Chiricò, che prima serve a Cissé il 3-0 che arriva alla prima azione utile, poi rifinisce per il neo entrato Firenze, il quale non sbaglia l'appuntamento con il gol. Già tramortito, il Carpi sparisce dal campo, dando modo al Padova di infierire: i biancoscudati chiudono il loro pomeriggio tennistico negli ultimi minuti di gara, prima trasformando con Santini il rigore da lui stesso procurato, poi con Della Latta, che, desideroso anch'egli di partecipare alla festa del gol, infila Rossini con un mancino sul palo lontano. Padova che lancia così un altro chiarissimo messaggio al campionato, mentre il Carpi, alla sua sesta sconfitta nelle ultime sette partite, si lecca per l'ennesima volte le ferite di un 2021 finora da incubo.
Come di consueto, ecco i top & flop del match.
TOP
Cosimo Chiricò (Padova): altra giornata di grazia per l'ex Ascoli, che sigla il suo terzo centro in altrettante partite reinventandosi anche uomo assit, servendo a Cissé e Firenze i palloni del terzo e del quarto gol. Ancora una prestazione sontuosa per l'esterno d'attacco, che ha nuovamente dimostrato quanto sia ormai imprescindibile per Mandorlini nella volata alla promozione in Serie B. INESAURIBILE
Nessuno del Carpi: oggi sarebbe più facile trovare il famoso ago nel fienile piuttosto che il migliore in una squadra che perde con un punteggio tennistico. L'ennesimo pomeriggio di una seconda parte di stagione che definire travagliata sarebbe eufemistico, dove gli emiliani stanno faticando terribilmente a ritrovarsi: del resto, dodici gol subiti nelle ultime tre partite parlano da soli. La cura Foschi, eccezion fatta per la gara col Mantova, non sembra funzionare, così come il ritiro punitivo, ma quello è un discorso che affronterà eventualmente la società. Urge un cambio di rotta immediato, perché la zona play-out non è più così lontana. NON PERVENUTI
FLOP
Nessuno del Padova: cosa si può dire ad una squadra che vince con sei gol di scarto? Sarà l'aria infrasettimanale ad ispirare gli uomini di Mandorlini, che dopo aver rifilato sei gol al Mantova giovedì scorso replicano oggi con lo stesso risultato. Un chiaro messaggio alle dirette concorrenti: per la Serie B ci siamo soprattutto noi. MASTODONTICI
Tutto il Carpi: vale lo stesso discorso fatto nella sezione Top. Sarebbe troppo facile prendersela con Foschi, al quinto ko in sei partite dal suo arrivo sulla panchina carpigiana: crocifiggere ancora la squadra sarebbe come sparare sulla croce rossa, ecco perché ci fermiamo qui. BLACKOUT
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