Top & Flop di Pescara-Viterbese

25.09.2021 20:05 di  Andrea Cignarale   vedi letture
Top & Flop di Pescara-Viterbese
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano

Pari e patta e tante emozioni tra Pescara e Viterbese, con i biancazzurri che strappano un pari in pieno recupero. Tanta organizzazione da parte dei laziali, capaci di ingabbiare gli avversari e di sfiorare l’incredibile impresa in casa della capolista. Pescaresi abulici per tre quarti di match, nel finale i cambi di Auteri danno nuova linfa alla fase offensiva, anche se il pari giunge quasi a bandiera bianca issata.
Partono fortissimo i Leoni laziali che propongono un pressing alto per sorprendere la corazzata biancazzurra. Al primo affondo i gialloblù passano in vantaggio: sugli sviluppi di un corner calciato da Urso, Martinelli viene trattenuto da Drusi e per il direttore di gara è inevitabile la concessione del penalty. Dal dischetto Volpicelli non perdona e sigla il terzo gol stagionale. I laziali non si fermano e, sfruttando il momento di appannamento del Delfino, sfiorano addirittura il raddoppio: ottima palla in profondità per Murilo che si presenta a tu per tu con Di Gennaro, il portiere respinge, ma la sfera finisce ancora sui piedi del brasiliano che calcia a porta praticamente sguarnita, riuscendo nell’impresa di cogliere entrambi i legni. Il pallone non varca la linea di porta e l’“Adriatico” può tirare un sospiro di sollievo. Il Pescara tenta di far male agli avversari sfruttando la verve offensiva degli esterni Zappella e Nzita, ma la retroguardia ospite fa buona guardia e riesce ad annullare ogni velleità dei padroni di casa. Al 32’ Galano, con un tiro a giro dal limite dell’area, chiama in causa Bisogno. L’estremo difensore vola e smanaccia in calcio d’angolo. Sarà l’unico squillo della sua partita. La ripresa si apre ancora con una Viterbese attivissima: Capanni apre col tacco un’autostrada per la corsa di Volpicelli che calcia a botta sicura, ma trova il volo plastico di Di Gennaro a respingere la sua conclusione. La partita diventa vibrante, con continui capovolgimenti di fronte: al 51’ decisiva la scivolata di Marenco sul tiro violento di Memushaj, sul ribaltamento di fronte Volpicelli non riesce a finalizzare un delizioso contropiede. Al 65’ fiammata improvvisa del Delfino con il neoentrato Ferrari: sponda aerea di Galano per il compagno di reparto che tira una botta terrificante verso la porta di Bisogno. Il pallone si impenna di pochissimo oltre il montante. Il Pescara ci prova anche da calcio piazzato, ma la conclusione dai trenta metri di Memushaj viene respinta dal tuffo di Bisogno. Nel finale il Delfino si lancia nel più classico dei forcing della disperazione, ma i laziali vengono baciati anche dalla fortuna e dai pali, colpiti sia da Clemenza che da Ferrari. Con il risultato ormai incanalato verso un clamoroso 0-1, al 93’ Ferrari viene lasciato tutto solo sul secondo palo. Per l’attaccante italo-argentino è un gioco da ragazzi spezzare la maledizione e siglare la rete che vale un punto quasi insperato per il Pescara.

Ed ora ecco i Top & Flop della gara. 

TOP

Franco Ferrari (Pescara): l’inserimento di Ferrari da nuova linfa all’attacco del Pescara, fino a quel momento in ombra e incapace di impensierire seriamente Bisogno. L’italo-argentino fa valere tutta la sua fisicità, fa a sportellate con gli avversari e si divora il gol del pari dopo neanche dieci minuti dal suo ingresso in campo. Sul taccuino del giocatore di proprietà del Napoli anche un palo colpito nel finale, ma la sfortuna viene frantumata dal tap-in in pieno recupero che consegna il pari ai suoi. TRASCINATORE

Emilio Volpicelli (Viterbese): il talento dell’attaccante campano trova nel rettangolo di gioco dell’“Adriatico” ideale luogo di esibizione. Volpicelli corre, sgomita, ispira e costruisce, tenendo vivo il suo reparto anche grazie all’ottima intesa con Murilo e Capanni. Freddo nel realizzare il calcio di rigore, il numero 7 sfiora il gol del raddoppio in diverse circostanze. Orchestra anche diversi contropiedi che i suoi compagni colpevolmente non finalizzano. GOLEADOR

FLOP

D’Ursi-Galano-Rauti (Pescara): il tridente offensivo messo in campo da Auteri si dimostra inconcludente ed evanescente. I tre fantasisti non riescono a perforare l’attenta retroguardia gialloblù e finiscono spesso imbottigliati tra le maglie di Van der Velden, D’Ambrosio e Marenco. Il tecnico capisce che non è serata per i tre e inizia il valzer di sostituzioni che frutterà almeno un punto al Delfino. SPENTI

I contropiedi (Viterbese): praticamente in vantaggio per tutto l’arco di gara, la Viterbese gioca una prestazione da incorniciare per grinta e volontà. Tuttavia, la nota stonata è l’incapacità di chiudere il match, nonostante i numerosi contropiedi abbiano propiziato in diverse circostanze il gol del raddoppio. Ai gialloblù è mancato il guizzo finale, per la disperazione di mister Dal Canto che torna a casa con un solo punto in sacchetta. Ma lasciandone due per strada. IMPRECISI