Vicenza, Di Carlo: "Noi primi per 4 mesi, ora godiamoci il successo"

18.06.2020 10:30 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Domenico Di Carlo
TMW/TuttoC.com
Domenico Di Carlo
© foto di Andrea Rosito

Ospite negli studi di Sportitalia, Domenico Di Carlo, tecnico del neopromosso Vicenza, ha raccontato la stagione che ha portato i biancorossi fino alla cadetteria, come raccolto dai colleghi di TrivenetoGoal.it: “Un ringraziamento va a tutti i miei calciatori che sono stati straordinari e dal primo giorno hanno lavorato forte per raggiungere questo obiettivo, noi dovevamo arrivare tra le prime tre perché c’erano squadre come la Reggiana e Carpi che giocano bene e ci hanno dato filo da torcere. Siamo riusciti a vincere al primo colpo grazie ad una crescita costante, subire 12 gol ha fatto sì che si costruisse un gruppo solido che aveva la convinzione di vincere, peccato per il Coronavirus che ha fermato il campionato visto che noi volevamo vincere sul campo. Il Vicenza avrebbe ottenuto la B anche in caso di termine regolare del campionato? Avevamo sei punti di vantaggio e avevamo vinto tutti gli scontri diretti, dovevamo ancora giocare a Reggio con la Reggiana, però vincendo a Cesena si era creato un entusiasmo straordinario con 1500 tifosi che ci hanno seguito, inoltre noi siamo stati primi in classifica per quattro mesi: ora siamo in B e godiamoci questo successo che dedico ai miei giocatori perché hanno lavorato duramente. Se resto a Vicenza? Assolutamente sì, sono arrivato perché c’è un progetto con la famiglia Rosso a medio/lungo termine, avevo voglia di sposare un progetto di questo tipo a casa mia, e ora ci sono i direttori Bedin e Magalini che sono persone che conosco da 25 anni.

Posso dire che è il Vicenza dei vicentini e questo è merito di Stefano e Renzo Rosso che hanno costruito questa società che vuole andare avanti a piccoli passi, non si vuole fare il passo più lungo della gamba, senza spese folli ma mirate a migliorare e consolidarsi. Noi in B dovremo consolidarci e sognare. Il presidente? Sono contento perché è un imprenditore di primo livello ma nel calcio non è semplice vincere, lo ringrazio per avermi scelto, perché avevo voglia di tornare e vincere qui dove ho vinto da calciatore e volevo farlo anche da allenatore".