Foggia, Barilari: "Derby fondamentale. Mercato aperto mentre si gioca è schifezza"

Foggia, Barilari: "Derby fondamentale. Mercato aperto mentre si gioca è schifezza"TMW/TuttoC.com
Enrico Barilari
Ieri alle 16:00Girone C
di Valeria Debbia

Vigilia di derby col Monopoli per il Foggia, una gara contro una squadra che negli ultimi anni, tra campionato e coppa, ha fatto qualche scherzo ai rossoneri. Guardando i risultati di ieri e il calendario odierno e volendo essere ottimisti, in caso di vittoria il Foggia potrebbe trovarsi fuori dalla zona playout: sarebbe un gran bel regalo di Natale per i tifosi rossoneri. "Come ci arriva la squadra a questo impegno? Ce lo dicono in tanti che questa è una partita fondamentale: ci fa capire che da qui in avanti lo sono tutte, tutte finali - ha spiegato nella conferenza della vigilia mister Enrico Barilari. - Sicuramente questa lo è: vista con l'ottica della fine del primo tempo dei risultati di ieri, era ancora più importante, perché alla fine del primo tempo i risultati per noi erano bruttini. Non è cambiato molto con i finali, però ho cercato di far capire ai ragazzi che il fatto che tutti ci dicano che è una partita da vincere non significa che sia semplice. Devono capire che una prestazione diversa da quella con il Cosenza non porterebbe alla vittoria. Tanto dobbiamo fare il nostro. Il Monopoli è una squadra importante, settima in classifica, ben allenata da un tecnico molto bravo. Fanno una fase difensiva molto ben fatta, ma sono bravi anche con la palla. Non vengono qui a regalarci punti, poco ma sicuro.
La settimana è stata ottima, veramente ottima. Ci sono state un paio di sedute con una risposta importante dai ragazzi. Però, per esperienza, a volte fai settimane eccezionali e poi sbagli la partita; altre volte settimane più blande e fai una grande gara. Questi segnali vanno presi con cautela. Indubbiamente abbiamo la coscienza a posto: ci siamo allenati molto bene, con un giorno in più. Grande risposta dei ragazzi. Abbiamo reinserito Castori in gruppo: ha fatto praticamente tutto con la squadra. Mentalmente deve ancora superare il contrasto – istintivamente leva un po' la gamba, i compagni sono stati attenti – non è come la partita vera. Non ha avvertito dolore particolare. Gli ho detto che guarirà perfettamente quando prenderà la prima stecca vera e capirà che non succede nulla.
Ad oggi non abbiamo ancora avuto Morelli: ha avuto una febbre importante, 38-39 tutta la settimana. Lo vedevo potenzialmente titolare a inizio settimana. Rientrando al massimo oggi pomeriggio, verrà convocato ma probabilmente non giocherà. Vedremo. Ovviamente Petermann e Bignami out
".

Dal punto di vista mentale, quanto è cresciuta la squadra rossonera? "I risultati all'ultimo hanno dato tanto morale e entusiasmo nelle sedute. C'era un clima diverso rispetto a qualche settimana fa. Denota che non molli mai, che un po' la fortuna ti aiuta – è matematico – ma soprattutto che la squadra vuole tirarsi fuori a tutti i costi. Sono cose che aiutano tantissimo: fanno gruppo, morale. Li vedo diversi onestamente rispetto a quando li ho trovati – un po' depressi per i risultati, non voglio dire altro. Ce li portiamo a casa questi risultati, ma dobbiamo migliorare sui 90 minuti: non possiamo ridurci come a Siracusa a recuperare alla fine".

Il Monopoli non vince da cinque partite, ma è in zona playoff. Non conterà probabilmente il fattore campo, con uno 'Zaccheria' purtroppo semivuoto, anche più di semivuoto: "Il Monopoli, lo dicevo prima, è allenato molto bene da un tecnico di grande esperienza. Fa della fase difensiva la sua forza, ma rispetto a tante squadre che la fanno bene, il Monopoli con la palla fa cose importanti: crea superiorità con le catene, facendo entrare il terzo, il quinto, la mezzala, tante rotazioni. È tosto. Davanti ha giocatori veramente forti. Puoi avere palleggio, ma sbagli due palle dentro e loro ti fanno la ripartenza: prendi gol. Squadra assolutamente pericolosa. Ricordo con Colombo l'anno scorso, col Sorrento: andata e ritorno. Vinse entrambe le volte la squadra che aveva meritato meno. All'andata vincemmo noi senza meritarlo, al ritorno il contrario: lo riconoscemmo onestamente entrambi a fine partita. Sono partite dove rischi di fare bene palleggio e occasioni, ma alla fine perdere lo stesso. Complicatissima anche da preparare".

Si avvicina il mercato: "Perucchini è un ottimo portiere, era palese. Ma devo dire che i ragazzi dietro – Magro e Borbei – li ho complimentati davanti alla squadra per la loro professionalità. Sono i primi tifosi in panchina. Vanno ringraziati a livello umano e professionale: ci alzano il livello in allenamento. L'ho detto a loro davanti alla squadra e lo ripeto pubblicamente. Se mi chiedono referenze, non posso che parlarne benissimo. Sugli altri: non è questione di cacciare. Le cose vanno fatte in tre: nostra volontà di privarci di un calciatore, il calciatore deve avere una squadra che lo vuole, società-presidente-direttore devono avvallare. Ovvio: più giocatori partono, più arrivano – è matematica. Abbiamo problematiche sul mercato più di altri: il Foggia non è dipinto benissimo all'esterno. Calciatori, soprattutto giovani, preferiscono piazze tranquille con 100-200 spettatori, nessuno che rompa le scatole, giocano mezz'ora e tranquilli, senza ambizioni. Dobbiamo trovare giovani con ambizione di venire a Foggia per fare carriera, trampolino per andare oltre; e giocatori più esperti con voglia di mettersi in gioco. Prima troviamo profili che vogliano a tutti i costi sposare il progetto Foggia. Poi andiamo dove ci servono: con società, direttore e presidente abbiamo individuato dove intervenire – uscita lì, entrata là. Il mercato non è facilissimo: lo sapete. Terribile della nostra categoria avere mercato aperto mentre giochi: una schifezza. Lo dico da sempre. Non puoi avere giocatore in uscita o entrata fino al 31 gennaio mentre giochi. Andrebbe fatto a bocce ferme, 15 giorni come d'estate. È una giungla: tutti prendono tempo, procuratori propongono ma dicono "vedremo", aspettando qualcosa di meglio del Foggia. Mi auguro gente motivata, che voglia giocarsi le carte qui e sposare il progetto.
Centrocampista e punta già individuati? Ho letto questa cosa, non ricordo da chi. No. La punta è la più complicata: costa di più, aspetta l'ultimo minuto, magari vuole andare in una C a vincere. Dire che l'abbiamo presa o opzionata no, assolutamente. Cerchiamo un po' in tutti i reparti: una squadra che deve migliorare cerca ovunque
".