Potenza, Caiata: "Spadafora sarà ricordato come il becchino dello sport"

02.03.2021 11:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
 Salvatore Caiata
TMW/TuttoC.com
Salvatore Caiata
© foto di Carlo Giacomazza/CGP Photo Agency

Salvatore Caiata, presidente del Potenza, ha commentato ai microfoni di MetropolisWeb.it l’operato dell’ex ministro Vincenzo Spadafora: “Ho un giudizio totalmente negativo del suo lavoro svolto. Voleva essere ricordato come colui che aveva riformato lo sport, ma secondo me, se dovesse essere approvata la sua riforma, verrà invece ricordato come il becchino dello sport. Con la sua proposta si andrebbe a distruggere, in nome di falsi ideali, l’intero mondo dilettantistico. Non si può dire di tutelare i dilettanti introducendo un contratto sportivo che mai nessuno potrà rispettare così come è stato partorito”.

Spazio poi al suo pensiero riguardo la riforma dei campionati: “Sono stato uno dei promotori della riforma la scorsa primavera. La mia idea di cambiamento passa però per una riforma orizzontale in grado di non penalizzare nessuno. Nello specifico, sono favorevole a due gironi per la serie B con raggruppamento del Centro Nord e del Centro Sud.  Se invece pensiamo di fare un girone intermedio tra la B e la C, la cosiddetta C d’élite come viene chiamata, sarebbe mortificante a mio avviso perché facciamo retrocedere le squadre attualmente in terza serie in D e così via. Questo non sarebbe giusto: un presidente fa tanti sacrifici per tenere il suo club in serie C e poi si ritroverebbe, per cause extra-sportive e quindi non per colpe sue, in quarta serie con tutte le conseguenze derivanti da questa decisione. Spero che quello di Gravina non sia un proclama elettorale. È l’ora dei fatti”.

In chiusura una battuta sulla rielezione di Francesco Ghirelli alla presidenza della Lega Pro: “Dal punto di vista economico sono tre anni che promette defiscalizzazione, aiuti alle società partecipanti. Ad oggi, tutto ciò che è stato promesso, non è arrivato e non ha prodotto risultati.  Per quanto riguarda invece l’aspetto politico, si fa fatica a commentare una rielezione in cui c’è stato soltanto un solo candidato senza avversario e quindi senza modalità di scelta. Si presta male a commentare una rielezione di questo tipo”.