Volpe: “Latina, ripartiamo da un foglio bianco, il campo è l'unico giudice”
Nel giorno della sua presentazione, Gennaro Volpe ha mostrato idee precise, tono diretto e una visione chiara del percorso che intende intraprendere con il Latina. L’allenatore ha ringraziato società e direttore, spiegando così la scelta: “Ho incontrato il direttore, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo detti tutto. Abbiamo trovato molti punti in comune. Per me è un onore essere qui: Latina è una grande piazza”.
I suoi primi due giorni di lavoro hanno consegnato un’impressione netta: “Ho trovato un gruppo coeso, con grande cultura del lavoro. Ora c’è un foglio bianco da riscrivere, per qualcosa che sia più gratificante per la squadra e per la società”.
Volpe ha chiarito anche il tema più atteso: modulo e identità tattica. Ha smentito l’idea del 4-4-2 usato al Lecco e ha definito il suo approccio: “Non sono legato a un modulo. Negli ultimi anni ho giocato a tre, ma ho usato anche la difesa a quattro. La cosa più importante è mettere i giocatori nel posto dove possono rendere al massimo”. La direzione, però, è chiara: “Voglio un calcio più verticale e meno di palleggio. I numeri dicono che questa squadra fa pochi gol e perde molti palloni in costruzione. Dobbiamo rischiare meno e diventare più pericolosi”. Il tecnico ha insistito sulla competizione interna: “Si riparte tutti dallo stesso livello. Le gerarchie possono cambiare, deciderà il campo. Il campo è l’unico giudice”.
Ha raccontato anche l’organizzazione dello staff: un nuovo preparatore atletico portato da lui, confermati l’altro preparatore e il match analyst, mentre il suo vice storico arriverà nei prossimi giorni. Sul suo primo impatto con il girone C, nonostante un percorso prevalentemente nel nord Italia, Volpe ha mostrato entusiasmo: “Per me non è un limite, ma uno stimolo. Il calcio è uguale ovunque. I campi caldi e il pubblico numeroso mi danno adrenalina”.
Poi il focus immediato: il Casarano. “È un avversario forte, in un ambiente caldo. Il tempo per preparare la partita è stato pochissimo, ma sto lavorando 18 ore al giorno. Non possiamo scegliere modalità o tempi: esordisco con tre trasferte di fila, ma accetto tutto con entusiasmo”.
Infine, il messaggio allo spogliatoio: “Ho chiesto alla squadra di alzare la testa e affrontare tutto da uomini. Siamo privilegiati. Dobbiamo riconquistare i tifosi, dimostrarlo sul campo, onorando la maglia. Serve una reazione caratteriale e mentale”.
Volpe ha chiuso con determinazione: “Quello fatto finora non è bastato. Ma dalle difficoltà si può ricostruire. E vogliamo farlo subito”.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
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