A RIETI SARA' “DOLCETTO O SCHERZETTO”? IL MANTRA DELLA NOTTE DI HALLOWEEN ALEGGIA SULLA LEGA PRO. RENATE, CATANZARO E VITERBESE: UN WEEKEND PER CAPIRE LA DIFFERENZA FRA VIVERE E SOGNARE

01.11.2019 00:00 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
A RIETI SARA' “DOLCETTO O SCHERZETTO”? IL MANTRA DELLA NOTTE DI HALLOWEEN ALEGGIA SULLA LEGA PRO. RENATE, CATANZARO E VITERBESE: UN WEEKEND PER CAPIRE LA DIFFERENZA FRA VIVERE E SOGNARE

Mentre la notte delle streghe, o Halloween che dir si voglia, volge al termine il mantra del “Dolcetto o scherzetto” mi risuona nella testa. Non tanto perché sia interessato a leccornie di varia natura o a tartassare il malcapitato dirimpettaio con qualche marachella, bensì per il legame che vedo con la situazione attuale del Rieti.

Il comunicato uscito nelle ultime ore a firma della nuova proprietà, la Italdiesel Srl (società che, stando a quanto riferito dalle nostre colonne, ha un capitale sociale di diecimila euro e un solo dipendente), per chi è avvezzo alle recenti vicissitudini della Lega Pro, non sembrerà troppo dissimile a note stampa diffuse da altre proprietà, in altri momenti e in relazione ad altre società. In sintesi, per chi non lo avesse già letto: si professa calma, si prospetta solidità per un futuro migliore e si conferma che tutti gli addetti sono all’opera per saldare le pendenze esistenti e coprire anche i costi futuri. Ed è a questo punto che la domanda “al sapore di zucca” risale nella mia mente: sarà “dolcetto” oppure “scherzetto”?  Sarà questa, dunque, una lettera d’intenti che si rivelerà aderente ai fatti e alle intenzioni, oppure ci troveremo di fronte ad un nuovo terremoto societario?



Sia chiaro e lo sia fin da subito. I dubbi esposti finora arrivano da una atavica predisposizione giornalistica a diffidare di tutto e tutti. Fino a prova contraria. Ad oggi siamo ancora in attesa di tale prova, anche se la attendiamo con grande speranza e trepidazione. L’unica cosa che possiamo fare è confidare che le autorità, ossia FIGC e Lega Pro, vigilino attentamente, perché anche se le regole sono cambiate, i lacci sono più stretti ed è difficile evadere da una “camicia di forza” normativa che fa solo il bene del calcio di terza serie, esiste sempre un Harry Houdini in grado di svicolare e aggirarsi indisturbato. Con la scadenza per il pagamento degli stipendi del nuovo bimestre fissata a dicembre come punto del non ritorno. Ancora un nulla di fatto e per il Rieti l’incubo diventerebbe realtà.

IL CAMPO. EPPUR ESISTE - A corollario delle solite vicissitudini politico-amministrative in Serie C esiste anche il campo, i risultati, i gol e le classifica. Ecco allora che il prossimo weekend potrà dare alcune risposte importanti in tutti e tre i gironi. In quello A Renate e Robur Siena si confronteranno direttamente, con le Pantere che hanno l’ambizione di puntare a sorpresa al ruolo di “anti Monza”. Nel raggruppamento B, invece, le attenzioni saranno tutte calamitate dallo scontro diretto in vetta fra Vicenza Virtus e Padova. Separate da un solo punto le due compagini venete sono chiamate ad una dimostrazione di forza. Col SudTirol, terzo incomodo, come spettatore, molto molto interessato. Infine, il Girone C. Anche qui è previsto lo scontro fra la prima (Reggina) e la seconda (Potenza), ma a catturare l’occhio sono altre sfide. Due in particolare: quella fra Viterbese (Lopez sta facendo un mezzo capolavoro viste le lacune della rosa laziale) e Casertana e quella fra Catanzaro e Avellino. Quattro squadre, quattro storie diverse, ma la comune voglia di tornare ad essere concrete protagoniste in zona playoff. Magari come Underdog di lusso. Magari senza troppi riflettori puntati e con poco credito da parte degli addetti ai lavori. La via migliore per giocare un vero scherzetto a tutti quanti.