Brescia, l’ultimo colpo di scena di Cellino: perché ha presentato una domanda di iscrizione incompleta, nonostante sapesse di essere già escluso?

Brescia, l’ultimo colpo di scena di Cellino: perché ha presentato una domanda di iscrizione incompleta, nonostante sapesse di essere già escluso?TMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Luca Bargellini

Massimo Cellino ha deciso di chiudere la sua avventura al Brescia con l’ennesimo colpo di scena. Un ultimo atto a metà tra pallone e teatro, con cui salutare la piazza lombarda dopo anni più complicati che esaltanti.

Entro il termine ultimo concesso dalla Federazione per completare le domande di iscrizione ai prossimi campionati — termine riservato alle quattro squadre rimaste in bilico dopo la penalizzazione delle Rondinelle e il conseguente rimescolamento della classifica di Serie B — il numero uno della Leonessa ha comunque deciso di presentare domanda di iscrizione al campionato di Serie C. Questo nonostante le possibilità di partecipazione alla prossima terza serie fossero già state azzerate alla scadenza dello scorso 6 giugno.

La documentazione arrivata oggi presso gli uffici del palazzo che governa il calcio italiano, però, come previsto da tempo, risulta tutt’altro che conforme ai criteri stabiliti annualmente dalla FIGC.

Viene allora spontaneo chiedersi: perché Massimo Cellino ha comunque presentato una domanda d’iscrizione al campionato di Lega Pro?

Un interrogativo a cui solo l’imprenditore sardo può dare risposta. Anche perché l’unico effetto concreto è che cambierà il nome della società chiamata a prendere il posto del suo Brescia ai nastri di partenza della Serie C 2025/2026.

Senza alcuna documentazione depositata, sarebbe stato il Caldiero Terme — tramite lo strumento della riammissione — a ritrovare il professionismo. Ora invece, con una domanda incompleta comunque formalizzata, sarà il Ravenna (prima società di Serie D avente diritto al ripescaggio) a ottenere il pass per la terza serie.

Perché dunque Cellino ha scelto di compiere questa mossa attraverso il suo Brescia? Perché ha aperto la strada al club giallorosso, anziché a quello veneto retrocesso tra i dilettanti al termine dell’ultimo torneo?

Tutti interrogativi, questi, che per ora restano senza risposta. E che solo Massimo Cellino potrà chiarire. Sempre che decida di farlo. Altrimenti, il suo addio — chissà se momentaneo o definitivo — al mondo del calcio passerà agli annali come l’ennesimo ribaltamento di fronte nella sua lunga e imprevedibile avventura nel rettangolo verde.