Catania, un esempio da seguire: difesa da record e investimenti. Ravenna, con Viola un segnale chiaro alla concorrenza

Catania, un esempio da seguire: difesa da record e investimenti. Ravenna, con Viola un segnale chiaro alla concorrenzaTMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre con un focus sul Catania che, battendo per 2-0 il Crotone nell'anticipo del venerdì, mette ulteriore pressione alle dirette concorrenti e lancia l'ennesimo segnale al campionato. Onore e merito alla società etnea che, negli anni, ha continuato a investire milioni e milioni di euro mettendo a disposizione di tutti gli allenatori organici altamente competitivi. Oggi erano assenti - tra gli altri - Aloi, Ierardi e Cicerelli, tre dei migliori elementi della categoria, eppure i siciliani non ne hanno minimamente risentito. Quanto basta per meritare gli applausi dei quasi 18mila spettatori che hanno affollato un Massimino che sta diventando un fortino inespugnabile: al momento gli etnei non hanno ancora subito gol tra le mura amiche, un record che ha pochi eguali in tutte le categorie e non solo a livello nazionale. Quanto mai azzeccato quel vecchio adagio che riteneva che "gli attaccanti facessero vendere gli abbonamenti e le difese vincessero i campionati". Restando nel girone C c'è stata ieri la conferenza stampa fiume del direttore sportivo della Salernitana che, alternando bastone e carota, ha responsabilizzato il gruppo chiedendo a tutto l'ambiente di sostenere a gran voce Iervolino dimenticando il recente passato. Ma cos'altro si può chiedere a una piazza che, dopo due retrocessioni di fila, garantisce mediamente 12mila spettatori in casa e 2000 in trasferta, con scenografie da brividi e nessuna contestazione? A gennaio bisognerà intervenire con 3-4 innesti mirati, senza stravolgere una rosa composta comunque da professionisti serissimi che hanno sempre onorato la maglia.
Dando uno sguardo agli altri gironi, possiamo dire che il Vicenza è ormai in fuga verso il meritato ritorno in una categoria più consona al blasone di una piazza che non ha mai smesso di supportare i colori biancorossi. Gallo ha ragione quando invita tutti a restare con i piedi per terra senza dare nulla per scontato, ma è oggettivo che la concorrenza non sia particolarmente agguerrita.

Il Brescia, costruito in ritardo per le note vicende societarie, è altalenante. Il Cittadella ha perso terreno con il risultato negativo di Trento e il Lecco, pur generoso e ben organizzato dal bravo Valente, non poteva reggere il confronto. In coda vittoria di cuore della Triestina, con Tesser che allontana le voci di un esonero e che proverà fino alla fine a conquistare un posto playout che sarebbe un miracolo sportivo senza precedenti. Nel girone B, infine,  sembra ormai lotta a due per la B tra Arezzo e Ravenna, con la società giallorossa che ha ufficializzato l'ingaggio di un calciatore del calibro di Viola, già in campo per una manciata di minuti domenica scorsa. Stesse anche solo al 50% della forma sarebbe potenzialmente devastante in C. L'Ascoli ha perso terreno, la Torres non riesce a risollevarsi nonostante il cambio di guida tecnica e questo conferma non fosse solo colpa di Pazienza. Tutt'altro. Venturato, invece, a Livorno ha saputo toccare i tasti giusti: gruppo carico a mille, nuova organizzazione tattica e classifica che inizia a destare meno preoccupazioni. Lo scontro con l'Arezzo potrà davvero dire molto sulle prospettive di un organico che, in chiave salvezza, sulla carta ha qualcosa in più di tanti altri.