Catania, un esempio da seguire: difesa da record e investimenti. Ravenna, con Viola un segnale chiaro alla concorrenza
Editoriale di oggi che si apre con un focus sul Catania che, battendo per 2-0 il Crotone nell'anticipo del venerdì, mette ulteriore pressione alle dirette concorrenti e lancia l'ennesimo segnale al campionato. Onore e merito alla società etnea che, negli anni, ha continuato a investire milioni e milioni di euro mettendo a disposizione di tutti gli allenatori organici altamente competitivi. Oggi erano assenti - tra gli altri - Aloi, Ierardi e Cicerelli, tre dei migliori elementi della categoria, eppure i siciliani non ne hanno minimamente risentito. Quanto basta per meritare gli applausi dei quasi 18mila spettatori che hanno affollato un Massimino che sta diventando un fortino inespugnabile: al momento gli etnei non hanno ancora subito gol tra le mura amiche, un record che ha pochi eguali in tutte le categorie e non solo a livello nazionale. Quanto mai azzeccato quel vecchio adagio che riteneva che "gli attaccanti facessero vendere gli abbonamenti e le difese vincessero i campionati". Restando nel girone C c'è stata ieri la conferenza stampa fiume del direttore sportivo della Salernitana che, alternando bastone e carota, ha responsabilizzato il gruppo chiedendo a tutto l'ambiente di sostenere a gran voce Iervolino dimenticando il recente passato. Ma cos'altro si può chiedere a una piazza che, dopo due retrocessioni di fila, garantisce mediamente 12mila spettatori in casa e 2000 in trasferta, con scenografie da brividi e nessuna contestazione? A gennaio bisognerà intervenire con 3-4 innesti mirati, senza stravolgere una rosa composta comunque da professionisti serissimi che hanno sempre onorato la maglia.
Dando uno sguardo agli altri gironi, possiamo dire che il Vicenza è ormai in fuga verso il meritato ritorno in una categoria più consona al blasone di una piazza che non ha mai smesso di supportare i colori biancorossi. Gallo ha ragione quando invita tutti a restare con i piedi per terra senza dare nulla per scontato, ma è oggettivo che la concorrenza non sia particolarmente agguerrita.
Il Brescia, costruito in ritardo per le note vicende societarie, è altalenante. Il Cittadella ha perso terreno con il risultato negativo di Trento e il Lecco, pur generoso e ben organizzato dal bravo Valente, non poteva reggere il confronto. In coda vittoria di cuore della Triestina, con Tesser che allontana le voci di un esonero e che proverà fino alla fine a conquistare un posto playout che sarebbe un miracolo sportivo senza precedenti. Nel girone B, infine, sembra ormai lotta a due per la B tra Arezzo e Ravenna, con la società giallorossa che ha ufficializzato l'ingaggio di un calciatore del calibro di Viola, già in campo per una manciata di minuti domenica scorsa. Stesse anche solo al 50% della forma sarebbe potenzialmente devastante in C. L'Ascoli ha perso terreno, la Torres non riesce a risollevarsi nonostante il cambio di guida tecnica e questo conferma non fosse solo colpa di Pazienza. Tutt'altro. Venturato, invece, a Livorno ha saputo toccare i tasti giusti: gruppo carico a mille, nuova organizzazione tattica e classifica che inizia a destare meno preoccupazioni. Lo scontro con l'Arezzo potrà davvero dire molto sulle prospettive di un organico che, in chiave salvezza, sulla carta ha qualcosa in più di tanti altri.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati