Corazza...ta Alessandria: è l'anno buono. Bari ad altezza Auteri. Caos Livorno-CereaBanca tra contratti non depositati e l’ombra di Spinelli...

17.09.2020 00:25 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
Corazza...ta Alessandria: è l'anno buono. Bari ad altezza Auteri. Caos Livorno-CereaBanca tra contratti non depositati e l’ombra di Spinelli...
TMW/TuttoC.com

L'anno buono. Espressione spesso abusata nel mondo del calcio da tifosi e addetti ai lavori, eppure ciclicamente ripetuta per testimoniare circostanze favorevoli. Facciano tutti gli scongiuri del caso i supporters dell'Alessandria, ma per i grigi il campionato 2020/21 potrebbe essere quello del ritorno in B dopo 47 anni lunghissimi anni. Che nessuno si offenda o abbia da ridire, ma i valori tecnici e gli investimenti effettuati (almeno finora...) dai club del girone A sono nettamente inferiori a quelle delle competitor degli altri due gironi. Nel girone A in pochi si presentano ai nastri di partenza con il dichiarato intento di salire di categoria. Oltre ai grigi solo la Carrarese ambisce alla B. Per il resto tante neo-promesse e società sane di provincia, che al massimo puntano a un posto al sole nei playoff. Ecco perché l’Alessandria, che avrà il peso di essere la grande favorita del girone A, può davvero coronare il sogno di un presidente appassionato e che non ha lesinato investimenti in questi anni come Luca Di Masi. Anche l’attuale compagna acquisti è di quelle da 8 in pagella: innesti come Rubin, Parodi e Scognamillo sommati ai ritorni di Eusepi e Celia autorizzano sogni di gloria. Senza dimenticare il botto Simone Corazza, corteggiato da mezza Lega Pro e strappato alla concorrenza feroce di Modena, Palermo e Ternana. Un botto che rende la truppa di un allenatore esperto e scafato come Angelo Gregucci una Corazza...ta! Con la Serie B tanto agognata e sfiorata negli ultimi anni che deve tramutarsi da dolce occasione in realtà da conquistare. 

Il nuovo Bari sta costruendo una squadra con meno nomi altisonanti, ma caratterizzato da calciatori più idonei al progetto Lega Pro. Gente che ha già frequentato la categoria da protagonisti, vincendo campionati o lottando per il primato. Calciatori idonei al 3-4-3 griffato Gaetano Auteri. In tal senso si spiegano gli arrivi di Celiento e De Risio, due vecchie conoscenze del trainer siciliano. Davanti il colpo si chiama Manuel Marras, esterno offensivo tutto pepe che l’anno scorso era stato micidiale in B a Livorno. Lo voleva mezza cadetteria, ma il fascino dei biancorossi (e i progetti triennali importanti) l’hanno riportato in Lega Pro. Uno che c’entra poco con la categoria. Il Bari si aggrappa a lui per risalire. Possibile l’uscita di Simeri, poco adatto al 3-4-3 e il cui rinnovo è in stand-by. L’arrivo di Candellone potrebbe spingere lontano dal San Nicola uno dei protagonisti del ritorno nei professionisti. 

Non trova pace il Livorno alle prese con una rivoluzione dirigenziale a meno di 15 giorni dall’insediamento del nuovo management con la regia di CereaBanca. Sul ponte di comando torna Vittorio Cozzella, esautorato appena 3 settimane fa. L’ex uomo-mercato della Ternana sarà il Diesse amaranto anche in terza serie. Cozzella è un uomo buono per tutte le stagioni, visto che il nuovo presidente Rosettano Navarra lo conosce e lo apprezza dai tempi del Ferentino, così come l’ex patron Aldo Spinelli che gli aveva affidato pieni poteri nei mesi scorsi. Tanto che nella città labronica si sussurra che dietro questo cambio di rotta dirigenziale ci possa essere proprio la longa manus dell'imprenditore genovese. Out quindi i dirigenti scelti e caldeggiati dall’istituto bancario veneto che ha curato il passaggio di quote societario: Raffaele Rubino, Sergio Borgo e Silvio Sivieri (rispettivamente ds, direttore tecnico e direttore generale). La rivoluzione fa rima con confusione: da 10 giorni il club ha ingaggiato (ma non depositato i contratti che per alcuni non sarebbero stati neppure firmati ancora...) 4 calciatori: ci riferiamo a Jacopo Furlan (potrebbe tornare indietro al Catania) e Andrea Mazzarani arrivati entrambi dal Catania, Andrea Gemignani (Sambenedettese) e Andrea Bussaglia (ex Cittadella). Il loro destino rischia di diventare un rebus...