Dopo il Catania un altro club sull'orlo del baratro. Siena sfrattato e inguaiato? Cinema Seregno. Il Palermo nella galassia del Manchester City

21.04.2022 00:00 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
Dopo il Catania un altro club sull'orlo del baratro. Siena sfrattato e inguaiato? Cinema Seregno. Il Palermo nella galassia del Manchester City
TMW/TuttoC.com

Il caso Catania potrebbe soltanto aver aperto le danze. Sarà un’altra estate di passione per il mondo della Lega Pro, con una decina di club (chi più, chi meno...) a rischiare di finire nei guai. Insomma, il materiale non mancherà per vivere l’ennesima estate di passione a queste latitudini. D’altronde ci siamo abituati con oltre un centinaio di club spariti negli ultimi 3-4 lustri. Altro che riforme dei campionati! Sarebbe bastato bloccare i ripescaggi negli ultimi 3 anni per avere 2 gironi invece che gli attuali 3 nella terza serie. Ma torniamo alla stretta attualità. Tra le società più in difficoltà la Pro Patria che non trova pace dopo la cessione da parte di Patrizia Testa al Consorzio Sgrai, che ha già messo in vendita la società dopo le note traversie giudiziarie. Si farà avanti qualcuno di serio? Per ora regna un silenzio assordante quanto preoccupante e il rischio è che il club bustocco possa ripartire, suo malgrado, dai Dilettanti non iscrivendosi al campionato. Meglio vigilare visto che l’aria che tira nel varesotto è di quelle poco ben auguranti...

Restando in Lombardia si respira un’aria strana anche dalla parti di Seregno. Qualcosa sembrerebbe essere andato storto nella cessione del club e sono sempre maggiori i rumors che parlano di un ritorno della società nella mani di Davide Erba. Soprattutto in caso di retrocessione in Serie D. Sarà davvero così? Vedremo. Sarebbe un colpo di scena degno di una pellicola cinematografica. Intanto va detto che la coppia Iurato-Coviello ha precisato che si tratterebbero solo di piccole formalità burocratiche da sistemare relativamente alla bocciatura della commissione per le acquisizione di partecipazioni societarie della FIGC. Un no dovuto alla normativa adottata dalla Federcalcio in materia di controlli sui passaggi di quote societarie superiori al 10%. Ce la faranno i nuovi proprietari a regolarizzare il tutto? Ormai siamo a fine campionato. Il tempo stringe e anche queste situazioni testimoniano la confusione che ha caratterizzato la complicata annata dei brianzoli...

Passiamo ora in Toscana per porre l’accento su un’altra situazione caotica e preoccupante, quella del Siena. La sensazione è che la proprietà armena sia un po’ a fine corsa, come spesso succede con gli investitori stranieri che dopo un paio d’anni senza successi tirano i remi in barca. Un film già visto con i russi a Venezia, gli americani alla Reggiana, i cinesi a Pavia ecc. Tanto che diversi fornitori del club lamenterebbero ritardi nei pagamenti. Da alcuni membri sfrattati dall’Hotel Montaperti per inadempienze del club a ristoratori passando per il centro medico convenzionato e le mute di divise in esaurimento, tanto che ai calciatori è stato vietato di regalarle a fine partita a tifosi ed avversari. Niente scambio di maglie, ma soltanto strette di mano. Un plauso quindi a Pasquale Padalino che in acque agitate ha saputo condurre in porto la barca senese verso la salvezza anche grazie agli innesti di gennaio (Laverone, Crescenzi, Fabbro) del Diesse Cannella. Un obiettivo minimo rispetto ai proclami di inizio stagione quando a Siena ambivano alla B. Nel mezzo si sono avvicendati 4 allenatori e diversi dirigenti. E pensare che in Toscana i tifosi contestavano Gilardino perché era “soltanto quinto in classifica”. Dopo il Campione del Mondo è stato riesumato dalla Cina Maddaloni il cui ruolino di marcia è stato da retrocessione, neppure una bandiera come Paolo Negro è riuscito a dare la scossa. Ecco perché il lavoro di Padalino è meritevole di considerazione così come come quello del Gila va riconsiderato sotto un’altra luce. Cinque mesi dopo il tempo è stato galantuomo anche con noi che avevamo scritto a chiare lettere come i toscani non fossero minimamente competitivi per lottare con Modena e Reggiana per il primo, ma avrebbero potuto ambire al massimo al quinto-sesto posto. Fin troppo generosi, purtroppo per Siena e la sua gente, siamo stati evidentemente...

In mezzo a tante nubi chiudiamo con uno squarcio di sole che potrebbe far capolino nel cielo della terza serie. Location Palermo, dove la la City Football Group, holding che gestisce il Manchester City, ha messo nel mirino il club siciliano per farlo entrare nella propria galassia. Si parla di una possibile offerta da 10 milioni per rilevare la società e provare così a riportarla nel giro di un triennio in Serie A. Lo sceicco Al Mansour dopo aver fatto grande il City ha riportato in auge realtà come quelle del Girona (Spagna) e Troyes (Francia) in Europa, oltre a sviluppare progetti importanti in Australia (Melbourne), Stati Uniti (New York F.C.), Uruguay (Montevideo City Torque), Giappone (Yokohama Marinos), India (Mumbai City) e Cina (Sichuan Jiuniu). Pianeti in crescita all’interno della galassia citizens in cui la società inglese resta il sole intorno al quale tutto ruota. Il Palermo può rappresentare una occasione interessante per far crescere talenti in un calcio formativo e tatticamente impegnativo come quello italiano. Avviati i primi contatti: se son rose(nero) fioriranno...