Finalmente il Consiglio Federale scioglierà l'ultimo nodo: il Foggia stapperà il definitivo champagne. Bisceglie, Rende e Pianese (più defilato l'Arzignano) fremono in attesa, ognuno con le proprie ragioni

15.09.2020 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Finalmente il Consiglio Federale scioglierà l'ultimo nodo: il Foggia stapperà il definitivo champagne. Bisceglie, Rende e Pianese (più defilato l'Arzignano) fremono in attesa, ognuno con le proprie ragioni
© foto di TC

Premessa: se entrerete in questo editoriale dopo le 12 odierne, il Consiglio Federale si sarà già svolto, le decisioni saranno già state prese e probabilmente saranno già a voi note. Quindi sarebbe buona cosa leggerlo prima, così non ci sarà il rischio di essere già al corrente della soluzione del rebus che attanaglia in questi giorni il mondo della Lega Pro e non renderete queste righe inutili. 

Tra gli argomenti all’ordine del giorno di questo importante Consiglio, infatti, la ratifica delle delibere d'urgenza del presidente federale e i provvedimenti conseguenti alla decisione dello scorso venerdì 11 settembre della Corte Federale di Appello, che ha respinto i reclami delle di Picerno e Bitonto, dopo l'illecito sportivo che ha condannato le due società alla Serie D.

Le due società erano state deferite per l’alterazione del regolare svolgimento e il conseguente risultato finale della gara disputata il 5 maggio 2019, valevole per la determinazione della classifica finale del Girone H della Serie D ed erano quindi state sanzionate dal Tribunale Federale Nazionale rispettivamente con la retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di C appena conclusosi (i lucani del Picerno, nello specifico) e con la penalizzazione di 5 punti in classifica da scontarsi nel corso di questa stessa stagione appena terminata, che aveva di fatto pregiudicato il primato in classifica ottenuto nel Girone H di D e la conseguente promozione in terza serie (per i pugliesi del Bitonto, chiaramente).

Scontata la riammissione del Foggia in luogo di questi ultimi, coi rossoneri che stapperanno la bottiglia di champagne già in ghiaccio da giorni e comunque già assaporata, tanto che nella prima conferenza post primo grado di giustizia sportiva il direttore tecnico Ninni Corda aveva dichiarato: "Quando andiamo a dormire godiamocelo questo momento. Dobbiamo essere fieri di essere andati in C" per poi aggiungere i complimento alle istituzioni federali dopo il secondo grado: "Siamo nelle mani di gente seria che non si fa condizionare. Ha vinto la giustizia, non è stata una decisione politica".

Da decidere invece la sostituta dei rossoblù: in lizza Bisceglie, RendePianese e - più defilato - Arzignano. Tutte attendono speranzose l'esito del Consiglio Federale, con i nerazzurri pugliesi che - da più parti - vengono dati come i prescelti. Loro stessi dopo la sentenza di secondo grado hanno dichiarato in una nota ufficiale: "Appare quindi evidente la rinnovata posizione dell'As Bisceglie Srl, tecnicamente salvo, essendo la squadra che, nel campionato in questione, si è classificata nella miglior posizione fra le squadre giunte ai playout". Allo stesso modo però i biancorossi calabresi sono pronti alla battaglia legale, in quanto il criterio con cui è stata terminata la stagione 2019/20 non ha nulla a che vedere con il format ordinario, bensì è stato successivamente individuato per concludere la stagione malgrado lo stato d'emergenza. Non a caso il Rende è stato ammesso a partecipare ai playout nonostante un distacco momentaneo superiore a 8 punti dal Picerno. In quel caso il ricorso degli avversari venne bocciato poiché si trattava di una competizione autonoma e tra le società ammesse a disputare i playout soltanto il Picerno non ne avrebbe avuto diritto proprio per l'attuale retrocessione all'ultimo posto. I bianconeri toscani, a loro volta, si sentono in pole nella decisione finale, in quanto prima società tra le non riammesse, dopo Giana Erminio e Ravenna: "Per noi - si legge in una nota - esiste una procedura chiara e semplice che la F.I.G.C. può utilizzare per colmare il posto lasciato vuoto dal Picerno, cioè attingere all’unica graduatoria esistente, per quelle che sono le nostre informazioni. Il nostro auspicio è che venga riammessa la Pianese, perché dispone di tutti i requisiti richiesti sia sul fronte infrastrutturale che economico". Come detto, defilati i veneti in quanto quarti nella classifica delle riammesse, anche se anch'essi hanno regolarmente presentato la documentazione per poter tentare la via della riammissione.

L'unica rimasta col cerino in mano è l'Audace Cerignola che aveva presentato un atto di intervento presso il TFN in merito al procedimento relativo all'illecito. “Un atto dovuto verso la città” era stato descritto dal presidente Luigi Caterino. Pugliesi dunque beffati, anche se moralmente sarebbe stati loro a dover rientrare in gioco, visto che la combine li ha d fatto privati della promozione nella stagione 2018/19. Ma le aule di tribunale non guardano a questo...