Il caso Pordenone sorprende la C nel bel mezzo dei playoff. Cerignola, beffa che insegna e non cancella annata super

27.05.2023 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Il caso Pordenone sorprende la C nel bel mezzo dei playoff. Cerignola, beffa che insegna e non cancella annata super
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con un bilancio di questa prima fase dei playoff. Il risultato più clamoroso arriva indubbiamente dallo Zaccheria, laddove il Cerignola subisce una incredibile eliminazione ad opera del Foggia e vanifica il 4-1 dell'andata. Tre gol di scarto che sapevano di garanzia, anche perchè la sfida di ritorno era stata ben gestita per 80 minuti grazie ad un'ottima organizzazione tattica e a una tenuta difensiva apparentemente perfetta. Nel finale, tuttavia, è emersa appieno l'inesperienza di una squadra alquanto amareggiata per un epilogo sportivamente parlando drammatico, ma che non cancella una stagione strepitosa. Sono quelle esperienze cocenti che, però, lasciano in eredità insegnamenti che torneranno utilissimi in chiave futura. Un plauso alla società, alla dirigenza e allo staff tecnico, ora capiremo se nella prossima stagione la credibilità acquisita porterà a puntare su profili di maggiore esperienza o ancora su giovani affamati e desiderosi di rappresentare la rivelazione del torneo. Una lezione anche per i tifosi del Foggia che, dopo la sfida d'andata, s'erano in minima parte resi protagonisti di episodi di cronaca nera del tutto censurabili. Alla fine il calcio e la vita insegnano che non bisogna mai arrendersi prima del tempo e che basta un minuto per ribaltare una situazione apparentemente compromessa. Merito anche di chi ha sostenuto la squadra fino al 95', esplodendo di gioia dopo la rete del 3-0. E ora scontro del Sud tra i satanelli di Delio Rossi e il Crotone. Out anche l'Ancona, onore delle armi per il Lecco e per la Virtus Verona che perde all'Adriatico contro il Pescara. Stesso discorso fatto per il Cerignola: nulla cancella una regular season da top club. Bravo Zeman a centrare l'obiettivo, ora bisognerà alzare l'asticella e trovare quella continuità che servirà come il pane anche al Vicenza, abile a sfruttare il sempre incisivo fattore Menti. Intanto inizia il tradizionale valzer delle panchine. A Benevento è stato presentato ieri il nuovo direttore tecnico Marcello Carli che, salutato Agostinelli (al quale è stato proposto un ruolo di rilievo nell'area scouting), punterà su un profilo giovane.

Piace tanto Andreoletti, reduce da un'annata positiva con la Pro Sesto. La strategia dei giallorossi è chiara: liberarsi di contratti onerosi e puntare su ragazzi affamati, con pochissime riconferme (Carfora, Pastina, Manfredini) e tantissimi addii. Vigorito è presidente ambizioso e, pur avendo puntato su un dirigente inesperto per la categoria, ha da subito instaurato un feeling con Carli che ha riportato entusiasmo. I campani si presenteranno ai nastri di partenza come squadra da battere. Ad Avellino, dopo il dietrofront di Salvini, si parla con insistenza di Perinetti. Lo abbiamo detto tante volte: la piazza merita una rosa di spessore, competitiva, che possa cancellare la disastrosa annata appena conclusa. Sempre al Sud c'è un'altra piazza che non riesce a godersi fino in fondo la salvezza. E' il Messina, laddove la proprietà ha lasciato tutto nelle mani del sindaco. Lo staff tecnico, capitanato da mister Raciti, crede fortemente in un dietrofront, sarebbe ora che la tifoseria giallorossa trovi un minimo di stabilità dopo campionati travagliati e quasi anonimi. Infine focus sul Pordenone. La notizia del possibile fallimento fa tremare tutta la Lega Pro e ripropone la scottante e solita tematica delle classifiche rivoluzionate in corso d'opera e dei criteri per l'iscrizione che devono essere severissimi. I presidenti meriterebbero però regole più coerenti, se una squadra retrocede dalla B è impensabile che un atleta debba guadagnare le stesse cifre in una categoria inferiore con incassi vicini allo zero. Sarà comunque un'altra estate rovente, non è da escludere che squadre non qualificatesi ai playoff possano fare ricorso. E con quale testa ora i ramarri scenderanno in campo? Situazione nera anche a Siena, con la penalizzazione che ha estromesso i toscani dagli spareggi e un buco di diversi milioni da ripianare in tempi record. E' utopia immaginare che un domani nulla stravolgerà i verdetti del rettangolo verde?