Il fatto della settimana - Marani batte Vulpis: inizia una nuova era in Lega Pro

12.02.2023 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Zola con Marani
TMW/TuttoC.com
Zola con Marani

Non ce ne voglia il gruppo Bulgarella che proprio giovedì ha acquisito la Lucchese (anche se il definitivo passaggio di proprietà verrà formalizzato ad aprile). Ma quel giorno è stato anche lo spartiacque tra la vecchia e la nuova Lega Pro: dopo le dimissioni di Francesco Ghirelli, avvenute lo scorso dicembre,  ha eletto il suo nuovo presidente. Nello scontro tra l'oramai ex vicepresidente vicario Marcel Vulpis ,che proprio pochi mesi fa, assumendo la carica temporanea di presidente, aveva evitato il commissariamento della Lega Pro, e Matteo Marani, è uscito vincitore quest'ultimo: giornalista e volto Sky oltre che presidente del Museo di Calcio di Coverciano, ha ottenuto 39 voti a favore contro i 15 dello sfidante. Con il resoconto della votazione completato da due schede bianche e due nulle. Alla stessa hanno preso parte 58 delle 59 squadre aventi diritti al voto (è esclusa da regolamento la Juventus Next Gen): assente l'Arzignano, per un malanno del direttore generale che avrebbe dovuto rappresentare il club veneto.

Ad accompagnare Marani in questa avventura, Gianfranco Zola e Giovanni Spezzaferri, in qualità di vicepresidenti; spazio poi ai Consiglieri, le cui votazioni si sono protratte fino al pomeriggio inoltrato per il ballottaggio che vede ancora in corsa Roberta Nocelli (dg dell'Ancona) e Gianfranco Andreoletti (presidente dell'Albinoleffe). Per ricoprire la carica di ultimo Consigliere era inizialmente stato proposto Matteo Matteazzi, dg dell'Entella, ma si è poi scoperto che lo stesso non poteva essere eletto essendo ancora iscritto all'albo dei direttore sportivo (non eleggibili in questo ruolo da regolamento): ecco quindi che le candidature si sono protratte, ma al momento dell'elezione la sala del CONI si stava già svuotando per la tarda ora e non era presente un numero tale di club da far raggiungere il quorum.

Già eletti, invece, Antonio Magrí (presidente della Virtus Francavilla), Carmelo Salerno (presidente della Reggiana), Patrizia Testa (presidente della Pro Patria), Alessandra Bianchi (presidente e ad del Padova) e Andrea Langella (presidente della Juve Stabia).

Sostenibilità economico-finanziaria dei club, metodo di lavoro e valorizzazione dei giovani, questi i punti cardine della nuova governance, con le elezioni che - portando a capo della Lega Pro un "volto nuovo" - hanno rappresentato  una cesura con il recente passato anche in vista della riforma, non tanto della c (ricordiamo il format costato la poltrona al dimissionario Ghirelli) quanto del calcio in generale. Riforma della quale si parla ormai da tempo e della quale si discuterà alla prossima assemblea federale.

Dove anche la C arriverà con un asset definito, intenzionato a far valere le proprie ragioni. Perché, come detto dal neo presidente, "noi siamo disponibili con loro (le altre leghe, ndr) ma vogliamo che anche gli altri lo siano con noi, perché siamo tutti nella stessa casa"