IL FATTO DELLA SETTIMANA - MATERA E PRO PIACENZA DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

26.01.2019 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
IL FATTO DELLA SETTIMANA - MATERA E PRO PIACENZA DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
TMW/TuttoC.com
© foto di Andrea Rosito

Un'altra settimana di passione dalle parti di Matera e Piacenza: domenica nei pochi minuti che sono intercorsi tra il rientro negli spogliatoi dopo il riscaldamento prepartita e la discesa in campo per iniziare la gara si è insinuato il potere della Lega Pro di sospendere il match tra Pro Piacenza ed Alessandria per poi rinviarlo formalmente a data da destinarsi di modo da evitare quella che sarebbe stata - nella parole del presidente della terza serie Francesco Ghirelli - "una pagina vergognosa". Pochi minuti più tardi invece a Matera per la seconda volta - la prima dopo la sosta invernale - andava in campo la Berretti biancazzurra guidata da Franco Danza ad evitare la sconfitta a tavolino e tutto ciò che ne concerne, soccombendo però per 4-0. 

Due situazioni al limite ben note, due facce della stessa medaglia che hanno portato ulteriori conseguenze nello svolgimento del turno infrasettimanale. Il presidente Rosario Lamberti infatti già lunedì "visto il perdurare dello sciopero dei calciatori tesserati ed impossibilitato ad effettuare conseguentemente operazioni di mercato" aveva chiesto il rinvio della gara di Catania "al fine di non doversi vedere schierare in campo, per l'ennesima volta, un cospicuo numero di calciatori tesserati del settore giovanile". A stretto giro la risposta del presidente Ghirelli proprio ai nostri microfoni: "In primo luogo (Lamberti, ndr) presenti la fideiussione per l'iscrizione del club che ancora non ci è pervenuta. In secondo luogo il rinvio della partita di Catania non sussiste, tanto più che a noi non è arrivata alcuna richiesta ufficiale". La società lucana ha quindi deciso di non far partire la squadra per la città etnea, con la mancata disputa del match, gli strali giunti dall'avversario rossazzurro (l'ad Lo Monaco sempre ai nostri microfoni: "Una società con i problemi del Matera dimostra una latitanza notevole. È vero che sarebbe bastata una comunicazione e noi non ci saremmo messi in moto. Ma c'è da aspettarselo da chi evidentemente, in qualche modo, ha già deposto le armi ma che purtroppo dovrà finire il campionato") e la conseguente sconfitta a tavolino oltre al punto di penalizzazione.



Per quanto riguarda invece il Pro Piacenza - mentre tal Grégory Campi allenava un manipolo di ragazzi pronti a partire per Pistoia dove però l'ex centrocampista monegasco non avrebbe potuto comunque sedersi in panchina - è arrivata la presa di posizione del presidente della Figc Gabriele Gravina nella giornata di mercoledì con il rinvio di tutte le gare a venire degli emiliani: “Ho deciso di agire in questo modo perché non posso tollerare il continuo dileggio verso il campionato e le regole basilari dello stare insieme. Sono stufo di continui raggiri o sotterfugi che sviliscono il sistema, ma prima ancora la dignità degli sportivi. Vanno tutelati il valore della competizione agonistica e coloro, primi fra tutti i tifosi e i calciatori, che sono i veri protagonisti del gioco del calcio”. 

Nel fine settimana - con l'AIC che ha comunque già annunciato nuovamente lo sciopero dei tesserati rossoneri e biancazzurri - il teatrino lucano potrebbe ripetersi, ma in assenza di spettatori in quanto il match si giocherà per di più a porte chiuse. Lo ha infatti disposto il prefetto di Matera, Antonella Bellomo, in quanto il Matera non può garantire i servizi di stewarding e dei Vigili del Fuoco. 

In attesa del 30 gennaio dove un punto fermo dovrà essere necessariamente messo dal Consiglio Federale. Ne va della credibilità del movimento intero.