Il fatto della settimana - "Un passo indietro per farne due in avanti": semaforo verde dall'Assemblea Lega Pro per le liste a 24. Ora però è il minutaggio giovani a impensierire. Ma il Trapani?

04.10.2020 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Francesco Ghirelli
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Francesco Ghirelli
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Poniamo come punto focale che se entrerete in questo pezzo dopo le 17.30 saprete già se il Trapani sarà o meno riuscito a scendere in campo a Catanzaro e quindi ad evitare l'esclusione, anche se le informazioni della vigilia non lasciano spazio a speranze con le dimissioni di Daniele Di Donato e quindi l'assenza di un allenatore che possa sedere in panchina. Ma anche se ci fosse riuscito era evidente che i problemi dei granata non sarebbero comunque finiti con la disputa di questo match, dopo che nel corso degli ultimi sette giorni erano stati sotto i riflettori per la mancata disputa della gara di campionato contro la Casertana perché "privi dell'indicazione del medico sociale e dell'allenatore in possesso del requisito di un valido tesseramento per la stagione sportiva 2020/2021" (fatto poi punito dal Giudice Sportivo con la sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica) e quella di Coppa Italia di Brescia per "mancata presentazione" (fatto poi sanzionato sempre dal Giudice Sportivo con un'altra sconfitta a tavolino e la conseguente eliminazione dal trofeo nazionale). E il problema - come ha ricordato lo stesso presidente Francesco Ghirelli in una lunga intervista concessa ai nostri microfoni - viene dall'alto: "Ci dobbiamo interrogare sul perché avviene. È evidente che, a prescindere dalla vicenda Trapani che forse è un caso, la questione si ponga soprattutto per chi viene da tanti anni in B. Poi la paghiamo noi, ma non è bello per tutto il calcio italiano".

Torniamo poi a bomba: questa settimana verrà ricordata per l'accordo trovato tra l’Assemblea di Lega Pro e l’AIC con la ratifica venerdì scorso delle decisioni prese. Da parte dell’Assemblea è arrivato il semaforo verde sui temi affrontati (pur con qualche tensione di troppo), cioè sulle liste passate a 24 anche se con un voto contrario (Ghirelli in questo senso ha ricordato: "Nell’incontro convocato dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ringrazio, avevo proposto di passare da 22 a 23 giocatori per quello che riguardava le liste: ma per chiudere occorreva arrivare a 24") e il minutaggio dei giovani, che prevede però la suddivisione delle risorse per gironi rendendo quindi la cifra uguale per tutti e tre i raggruppamenti.

Quest'ultimo punto ha provocato l'irritazione dei club del girone A, che hanno cominciato a pensare a forme di protesta eclatanti fino ad arrivare allo sciopero. Nel raggruppamento settentrionale, infatti, il numero di under utilizzati nella stagione scorsa è stato di gran lunga superiore rispetto alla media degli altri due gironi, ottenendo in questo modo un numero maggiore di risorse. Con la nuova norma, la distribuzione non verrà più fatta in eguale misura sulle 60 squadre, ma le cifre saranno identiche per i tre gironi e la ripartizione avverrà poi all'interno dei singoli raggruppamenti. Ghirelli ha quindi risposto sempre dalle nostre colonne: "A questi ultimi risponderei come ho risposto ai calciatori: saremmo fuori dalla realtà. Per il resto, è evidente che una discussione ci sia stata. Il punto è legato ai criteri: al sud lamentano la presenza di meno giovani, anche per una maggiore competitività. Al nord chiedevano un criterio diverso. Io non mi nascondo: alcune società non sono contente. Ma anche per questo sono orgoglioso: in altre leghe sarebbe finita a sediate, credo".