Il Genio per risvegliare la Leonessa. A Ravenna sognano in grande: pronti altri 3 colpi

Il Genio per risvegliare la Leonessa. A Ravenna sognano in grande: pronti altri 3 colpiTMW/TuttoC.com
Oggi alle 09:15Il Punto
di Redazione TC
Editoriale di Nicolò Schira

Rieccolo. Eugenio Corini oggi sarà ufficialmente il nuovo allenatore del Brescia e tornerà così per la quinta volta nelle fila della società biancazzurra. Tra le esperienze da calciatore e quelle da allenatore (fu l’ultimo a portare i lombardi in Serie A nel 2019) il tecnico di Bagnolo Mella ha legato, indissolubilmente, la sua carriera alla formazione delle Rondinelle. Perché in fondo - come cantava Eros Ramazzotti - certi amori regalano un’emozione per sempre. Lo sanno bene il Brescia e il Genio che hanno bisogno l’uno dell’altra per tornare grandi. La società del presidente Pasini, infatti, a rischia di arrivare a Natale senza veri obiettivi dopo l’umiliante eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Ternana. In campionato, infatti, l’unico traguardo reale è quello di acciuffare il secondo o il terzo posto nel girone A per avere il migliore dei piazzamenti possibili in vista dei Playoff. Insomma, cinque mesi di prove generali e allenamenti per arrivare al top nella post sesson. Quando il Brescia dovrà cercare di conquistare la B. Quello di Corini, reduce da esperienze balbettanti negli ultimi anni, rappresenta un nome di alto livello per la categoria, che il tecnico non ha mai frequentato tra l’altro. Motivo per cui è stato varato un progetto pluriennale, anche se - si sa - nel calcio non c’è pazienza e memoria. Contano solo i risultati, da centrare possibilmente in fretta. Corini, però, ama le Rondinelle, l’unica squadra per la quale avrebbe accettato di scendere in Lega Pro. Detto, fatto. In fondo il Genio - come vi abbiamo raccontato da lunedì - è sempre stato la prima scelta del Brescia per la panchina, nonostante la ridda di nomi circolati anche un po’ a casaccio e sotto forma di auto-promozioni di tanti allenatori in settimana. Nella testa del ds Ferretti e del management biancazzurri c’era solo una strada: quella che portava a Corini. Missione compiuta. Adesso parlerà il campo e come al solito sarà il rettangolo verde a dirci se si è trattata della mossa giusta.

Passiamo ora al girone B dove il Ravenna sogna sempre più in grande. Merito di un presidente appassionato e dalle grandi disponibilità economiche come Ignazio Cipriani. E non inganni l’uscita ieri ai rigori in Coppa Italia contro il Renate, competizione della quale fregava zero in terra bizzantina: l’obiettivo reale, infatti, resta quello di lottare per la B. La classifica ora sorride ai giallorossi che si giocheranno la promozione contro l’Arezzo: un testa a testa destinato a infiammare il torneo. Occhio però all’effetto Ariedo Braida. Un dirigente che sa come si vince come testimoniano le 6 Champions League alzate al cielo con Milan e Barcellona. Il vicepresidente dei romagnoli è già al lavoro col ds Mandorlini per rinforzare la rosa: pronto un tris di innesti per volare sempre più in alto e consegnare al tecnico Marco Marchionni una fuoriserie da pilotare in B. Sognando nel giro di 2-3 anni di tornare a San Siro per affrontare il suo Milan. Un’impresa già riuscita all’amico Adriano Galliani col Monza. Braida ora sempre in un remake in salsa ravennate.