IL PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA - GRAVINA: LE DIMISSIONI COME ATTO DI CORRETTEZZA, ORA LA SVOLTA IN FIGC

21.10.2018 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Gabriele Gravina
TMW/TuttoC.com
Gabriele Gravina

Nello scegliere il protagonista di questa settimana ci siamo trovati di fronte a una riflessione: questa volta dobbiamo necessariamente scegliere Gabriele Gravina per le sue dimissioni dalla Lega Pro, ma poi la settimana prossima ci troveremo a parlare ancora di lui per la sua elezione a Presidente Federale dato che vi si presenta quale candidato unico, con un carico quindi di grandi responsabilità, dovute alla capacità di aver finalmente fatto convergere gran parte delle componenti (a meno di franchi tiratori ha già in tasca il 63% delle preferenze)? Sarà quel che sarà, per ora la nostra lente si focalizza sull'oramai ex numero della terza serie e su quello che ha definito come "atto di correttezza", cioè il suo addio alla presidenza.

Come ha ricordato nei giorni scorsi il nostro editorialista Ivan Cardia, per Gravina sono stati 1029 giorni alla guida della Lega Pro, dove ha dovuto affrontare numerose sfide: dal trasformare corposi disavanzi di bilancio in utili alla gestione delle penalizzazioni che ogni stagione si ripresentano come una spada di Damocle sulle società inadempienti fino alla ripartizione dei diritti Tv e la conseguente modifica della Legge Melandri (ancora in ghiaccio) più altre varie ed eventuali.

Ed il 16 ottobre a tutto questo è stata posta la parola fine in vista delle elezioni federali del 22 ottobre: "Le dimissioni? Mi sembrava un atto di correttezza - ha appunto spiegato Gravina nella conferenza stampa post Assemblea e Consiglio Direttivo - per dare continuità alla Lega e per individuare una data utile per eleggere il nuovo presidente di Lega, i due vicepresidenti e tutto il Consiglio Direttivo".



A quel punto, messa la parola fine sull'esperienza di terza serie, sono iniziati gli appuntamenti in prospettiva federale: iniziare a pensare ai primi impegni ed obiettivi da porsi a partire dalla mattina del 23 ottobre ("ridare serenità ad un ambiente che attualmente è teso"), una riforma della giustizia sempre più impellente ("E' un'esigenza oggettiva. Dobbiamo recuperare quel filo conduttore che sempre ha contraddistinto la celerità, la tempestività, l'obiettività e la certezza nell'ambito delle procedure" e ancora "Voglio lavorare in tempi rapidissimi, nell'ordine delle settimane, sul codice dei controlli e su quello della giustizia sportiva. Per dare delle certezze. Quando hai sicurezza nelle norme, credo che la riforma dei campionati, con l'aiuto delle istituzioni, sarà portata a casa in tempi rapidi"), la benedizione dell'ex presidente federale Carlo Tavecchio ("Gabriele Gravina è un uomo di esperienza"), del presidente del Cosenza Eugenio Guarascio ("Credo davvero che Gabriele Gravina sia una persona capace ed in grado di fare tutto ciò, in assoluta libertà e autonomia"), del presidente del Sudtirol Walter Baumgartner ("Quella di Gravina in sella alla C è stata un'esperienza importante. Abbiamo l'occasione di portare il nostro presidente a capo della FIGC e sicuramente bisogna sfruttarla. Sono convinto che, con lui a capo della Federazione, per il calcio italiano si annuncia sicuramente un periodo proficuo. Non solo per il pallone in generale ma soprattutto per la nostra Lega"), del presidente del Venezia Joe Tacopina ("Gravina? E' l'uomo giusto per far svoltare il calcio italiano. Io sono sempre stato con lui: ho vissuto, con Gravina, una grande esperienza in Lega Pro. Mi impressionò, per le sue idee, per la sua conoscenza del calcio e del business. E' l'uomo giusto") e il fatidico incontro con la Lega di Serie B, quella con cui più problemi sono scaturiti in questa estate caldissima del calcio nostrano. 

Da quest'ultimo (definito in un comunicato ufficiale come "Un’ora e mezzo di confronto su sostenibilità, riforma dei campionati, giustizia sportiva, codice dei controlli, seconde squadre, rendicontazione e quantificazione della mutualità per citare solo alcuni degli argomenti toccati in Assemblea") si è usciti con un "apprezzamento per le ampie rassicurazioni che Gravina ha dato sul ruolo che terrà in Consiglio federale di sostegno delle tesi portate avanti dalla Lega B, in particolare quello della riforma dei campionati da adottare fin dalla prossima stagione". E con la probabile promessa che il torneo sarà a 20 squadre.

Una settimana sotto i riflettori e un futuro che lo sarà altrettanto.