L’estate in “pillole” della Lega Pro: regole di governo, diritti tv e merchandising

L’estate in “pillole” della Lega Pro: regole di governo, diritti tv e merchandisingTMW/TuttoC.com
lunedì 21 agosto 2023, 00:00Il Punto
di Marcel Vulpis
Già Vicepresidente Vicario di Lega Pro, oggi tornato a scrivere di economia e politica dello sport.

Non c’è un tema specifico da trattare, in modo più analitico rispetto ad altri, in questo nuovo editoriale. Sicuramente il focus può concentrarsi sul tema della partenza, un po’ troppo ritardata, dei campionati, sul nuovo accordo con Sky Sport (diritti tv della Serie C) e poi sul merchandising. Partiamo dal primo: se guardiamo i campionati europei (a partire dai principali) ci accorgeremo che siamo l’unico sistema che arriva ad agosto con campionati o calendari con la lettera “X”. Il problema c’è e prosegue, come se non ci fosse un domani, da diversi anni. Se vogliamo continuare a dire che va tutto bene o non si è compreso bene che il suddetto tema, alla lunga, creerà un disinteresse sul prodotto calcio o, più semplicemente, si sta mentendo a se stessi. L’importante è saperlo riconoscere Il prossimo 29 agosto il Consiglio di Stato prenderà delle decisioni in merito, ma esserci arrivati (come nelle ultime stagioni) è già una sconfitta. Ripeto: guardate se in Europa succede quello che vediamo in loop a fine stagione solo in Italia. In questo, bisogna ammetterlo, siamo “unici”.
 
Tema trattativa diritti audiosivi: ha vinto sul filo di lana Sky Sport, che insieme a Now, trasmetterà tutte le oltre 1.100 partite del campionato. Ha superato Dazn, che, nel frattempo, aveva acquisito il network Eleven Sports in Europa (alcuni mesi prima del finale di stagione). In attesa di conoscere i dati economici dell’operazione (da dividere per 58 club), una prima riflessione operativa è da fare. Ma tutti i dati degli utenti appassionati della Serie C, che si sono abbonati nel tempo, dove sono adesso? In casa della “rivale” Dazn, che, chiaramente, li terrà per sé e li utilizzerà per le proprie campagne di marketing. È quello il vero “tesoro” presente e futuro della Lega. Ma qualcuno si è posta questa domanda? Non credo che Dazn fornirà mai questo database alla Lega, ormai è di loro proprietà. Fu la prima cosa che notai quando diventai vicepresidente vicario. Il contratto con Eleven Sports era fortemente sbilanciato sul fornitore (tema espresso anche durante l’assemblea elettiva del 9 febbraio scorso, ma qualcuno mi ha ascoltato?). Bravi loro, chiaramente, all’epoca, a blindarsi e tutelarsi. Quindi oggi si riparte da zero con tanti anni di programmazione, che fanno parte dell’eredità di un broadcaster concorrente.
 
Per dovere di cronaca, in questa nuova stagione, anche la società di produzione dei match di Serie C cambierà dopo tanti anni di Netco (poi diventata EMG). I costi aumenteranno, ma ci sarà anche una migliore tecnologia (richiesta obbligatoriamente da Sky per chiudere l’accordo). Ci sta, bisogna capire, però, se la parte dei ricavi incassati sarà equiparata al rialzo di questa voce. Perché quello che si divide tra 58 club è il saldo netto tra costi (investimenti) e ricavi. Purtroppo si chiama matematica e la matematica è cinica da sempre. Per concludere: nel precedente accordo il presidente Francesco Ghirelli aveva messo in campo una strategia multi-piattaforma molto più allargata e inclusiva rispetto all’attuale. Ghirelli, ricordo, è stato il primo a credere nelle “Over The Top”, ma non nel 2023, molti anni fa. Glielo dovrebbero riconoscere tutti i presidenti. E certamente con lui non si arrivò a firmare alle porte del nuovo campionato, come quest’anno (anche su questo rischio dissi la mia lo scorso 9 febbraio).

Un recupero economico ci sarà, probabilmente, sui diritti betting venduti all’estero (rispetto al precedente contratto). Trattativa che era stata già messa in campo dalla precedente gestione, ma, più in generale, questo budget dei diritti tv, destinato alle casse dei club di Lega Pro, non tiene più. È un modello poco vincente, perché la Lega Pro ha una piramide dei ricavi totalmente rovesciata rispetto alle altre Leghe. Continuando così molti club non riusciranno a trovare una loro sostenibilità economica. È solo questione di tempo. Anche in questo caso non c’è bisogno di un top manager per capirlo, è sotto gli occhi di tutti. I numeri contenuti nei bilanci dei club parlano chiaro.
 
Tema merchandising: ho seguito l’evoluzione della produzione delle nuove maglie dei club di Lega Pro (stagione 2023/24). Mi ha colpito particolarmente la 2a maglia del Padova Calcio. È un prodotto (realizzato da Macron) da Serie A, anche più bella e interessante rispetto a tante divise gare della massima serie. Anche in questo caso vince la visione di scenario. Il Padova è uno dei club più strutturati a livello marketing e commerciale e il risultato è sotto gli occhi di tutti. È un prodotto per un pubblico giovane, indossabile non solo allo stadio, ma anche in altre occasioni. Nasce da un lavoro congiunto tra Macron (sponsor tecnico) e Padova (nella persona di Carlo Franceschi, che, insieme ad Enrico Corvaglia, guida l’area marketing patavina). Interessante anche la location scelta per lo shooting fotografico (la Chiesa degli Eremitani di Padova) e l’individuazione di alcuni elementi iconici come la “croce blu” pennellata idealmente sul tessuto. Interessante anche la 2a maglia del Vicenza calcio, prodotta dalla Fila, ma il logo di Diesel (main sponsor di maglia) l’avrei incorporato nel disegno grafico complessivo senza mettere questo maxi rettangolo rosso che è un po’ in contrasto con il layout complessivo del prodotto.


Al Sud la leadership incontrastata spetta al Foggia (in attesa di conoscere anch’esso le decisione della sezione “V” del Consiglio di Stato, come il Lecco), che ha sempre studiato e realizzato (anche quest’anno con Adidas teamwear), maglie di ottima fattura. La divisa indossata per la Coppa Italia 2023/24, nel match contro il Catanzaro (da quest’anno in serie B), è molto elegante e l’idea delle strisce verticali in diagonale su sfondo celeste opaco può intercettare sicuramente l’interesse del tifoso-medio appassionato del brand dei “Satanelli”.