L’ASSE NORD-SUD CHE RIVOLUZIONA LA LEGA PRO. SALTANO PROMOZIONI E RETROCESSIONI DIRETTE? IL SILENZIO DI GHIRELLI FA RUMORE...

02.06.2020 00:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
L’ASSE NORD-SUD CHE RIVOLUZIONA LA LEGA PRO. SALTANO PROMOZIONI E RETROCESSIONI DIRETTE? IL SILENZIO DI GHIRELLI FA RUMORE...

Un gigantesco asse che coinvolgerebbe quasi tutta la Lega Pro. Da Nord a Sud, dai playoff ai playout. Ricucendo le distanze tra squadre che si sono sfidate a colpi di comunicati e interviste ma che adesso potrebbero avere un piano comune. Ma andiamo con ordine.

Quest'oggi vi abbiamo dato in anteprima la notizia che parte dei club di Serie C hanno richiesto un'Assemblea di Lega Pro per analizzare le decisioni dell'ultimo Direttivo. Quello, per intenderci, che ha proposto la promozione delle prime, la retrocessione delle ultime e la disputa di playoff e playout. Adesso vi raccontiamo di un presidente Ghirelli che ha risposto alla quindicina di club che ha presentato la richiesta: il numero uno della Serie C ha proposto un'Assemblea tra 7 e 8 giugno, data del Consiglio Federale, oppure un incontro informale. La seconda ipotesi è stata respinta al mittente, sulla prima si sta trattando. I club sono pronti a diffidare la FIGC dal prendere decisioni sulla Serie C in piena opposizione da quanto deciso dall'ultima Assemblea (quella che votò per il blocco del campionato e delle retrocessioni e la promozione per meriti sportivi al posto dei playoff). Per questo, come riporta il nostro editorialista Nicolò Schira, potrebbe addirittura slittare il Consiglio Federale. Un caos infinito, insomma, visto che tutta l'Italia calcistica, a partire dal ministro dello sport e dalla Serie A, aspetta la riunione della FIGC.

Ed è in questi giorni che potrebbe nascere un enorme asse all'interno della C. Come? Chiedendo la disputa di playoff e playout allargati a tutti i club, attraverso l'interpretazione delle disposizioni emanate da UEFA e FIGC in queste ultime settimane. Tradotto significherebbe niente retrocessioni dirette e niente promozioni dirette. Nel primo caso sarebbero in cinque ad esultare (Gozzano, Rieti, Rende, Rimini e Bisceglie). Nel secondo i club a far festa sarebbero molti di più. Perché significherebbe avere quattro posti disponibili per la promozione in B e non solo uno. A rimanere beffate, in tal caso, Monza, Vicenza e Reggina ma un folto numero di squadre, tra chi si è già esposto pubblicamente e chi preferisce rimanere nell'ombra, sarebbe pronto già adesso a prendere una decisione del genere. Con i più piccoli che starebbero ricucendo gli strappi tra le più grandi (la lotta sulla promozione in B tra il Carpi e le altre non è stata indolore). E con il presidente Ghirelli che, inutilmente al momento, starebbe provando a contenere la marea.

Piccole e grandi, insomma, unite dal comune denominatore dell'insoddisfazione. Con la poltrona di Ghirelli sempre più traballante. Fatale, per il numero uno della Serie C, l'ultima Assemblea, quella del blocco totale. Qualcuno vocifera di tradimenti arrivati dall'alto, qualcun altro di un errore di calcolo politico. Resta il fatto che la C, in quei giorni, avrebbe dovuto trovare un accordo con la D, non inimicarsela. Il blocco dei ripescaggi è stata una forzatura, come in tanti avevano già notato. Eppure a votare furono gli stessi club di C, in massa. Proprio quei club che adesso stanno pensando a come scaricarlo. Nel frattempo Ghirelli, grande comunicatore, ha deciso di stare zitto. Un silenzio che fa rumore, in realtà. E che dimostra come una Lega con 60 club non sia per nulla facile da gestire. Soprattutto se ci trovi dentro, tutti insieme, gli uomini più ricchi d'Europa e le squadre professionistiche più piccole d'Italia. I 15mila tifosi di Reggina-Bari e il centinaio di Pianese-Albinoleffe. Mondi contrastanti in un mondo con sempre meno soldi.

Resta il fatto che Ghirelli sta perdendo il controllo dei suoi club. Non di tutti ma di buona parte. Attenzione, però, a non scaricare l'intera colpa su un presidente che i suoi errori li ha commessi ma che non può essere additato come il colpevole di questa situazione. Non dimentichiamo quanto di buono fatto in questi anni. Valga, su tutto, l'accordo con l'AIC e la FIGC per evitare, finalmente, il fallimento continuo di club in terza serie. Per questo, con uno strappo alla regola che ci vorrebbe sempre imparziali, mi permetto di rivolgermi a Ghirelli, uomo di cultura, per dedicargli una massima di Virgilio. Da tenere a mente nel prossimo Consiglio Federale, quello che deciderà la vita e la morte di tante società di C: "Non cedere alle disgrazie, ma va loro incontro con più coraggio".