PLAY UN ANNO DOPO: TRA VOLTI NOTI, SORPRESE E INVOLUZIONI, ECCO LE STORIE DI CHI ANCORA PUO' GIOCARSI UNA STAGIONE

Emilianobrianzola di nascita, munsciasca d'adozione, roman(ist)a nell'anima. Nata nell'anno del secondo scudetto della squadra della Capitale. Laurea in comunicazione causa passione per il giornalismo
17.05.2018 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
PLAY UN ANNO DOPO: TRA VOLTI NOTI, SORPRESE E INVOLUZIONI, ECCO LE STORIE DI CHI ANCORA PUO' GIOCARSI UNA STAGIONE
© foto di TC

Dopo la disputa del secondo turno playoff dei tre gironi di martedì sera, sono 19 ancora le squadre in lizza per ottenere il proprio obiettivo (al netto di Livorno, Padova e Lecce che la B l'hanno già conquistata e sono quindi impegnate nella Supercoppa Serie C): 13 che sognano la finale playoff di Pescara e 6 che dovranno lottare fino all'ultimo ai playout per evitare l'amara retrocessione tra i dilettanti.

Ma queste 19 protagoniste come se la stavano passando un anno fa? La loro situazione è andata migliorando o è peggiorata in questi 12 mesi? Gioie, speranze e dolori che tipo di trasformazione hanno vissuto?

Tante domande per capire se in questo lasso di tempo c'è stata una evoluzione positiva che potrebbe lasciar ben sperare nell'accesso ai vari round successivi in prospettiva playoff o se, al contrario, ci sono state involuzioni tali per cui ora ci si gioca qualcosa di totalmente inaspettato.

Pisa, Vicenza e Trapani, ad esempio, di questi tempi, nel 2017, vivevano dolorosi addii alla serie cadetta: nerazzurri e granata, forti del loro attuale terzo posto (che non è probabilmente il posizionamento cui tutti auspicavano nei rispettivi ambienti), possono però comunque sperare di tornare in B, subentrando - tra l'altro - solo al primo turno della fase playoff nazionale. Più complessa, invece, la situazione del 'Lane', che rischia di vivere la seconda retrocessione consecutiva sul campo, anche se le ultime notizie riguardanti la possibile fusione col Bassano potrebbe ridare speranza alla piazza biancorossa.

Emblematico quanto accaduto all'Alessandria: dopo che la stagione 2016/17 si era chiusa con l'incredibile sorpasso al fotofinish della Cremonese, i grigi in questo periodo stavano giocandosi le proprie chance alla lotteria playoff (fino alla finale di Firenze, superati anche lì dal Parma). Quest'anno sono invece partiti malissimo e questo handicap li ha costretti a rincorrere, anche se la scelta di avvicendare Stellini con Marcolini si è rivelata infine fruttuosa portandoli a conquistare almeno la Coppa Italia Serie C ed ora affrontare gli spareggi promozione a partire dal primo turno playoff nazionale.



Dalle stelle alle stalle Gavorrano Cuneo, che un anno fa festeggiavano la promozione in Serie C ed ora la dovranno difendere con le unghie e con i denti ai playout che li vedranno opposti sabato 19 e 26 maggio, dopo una stagione in chiaroscuro: minerari che hanno oltremodo sofferto la partenza ad handicap con le 7 sconfitte di fila della gestione Bonuccelli, piemontesi che a loro volta hanno provato a raddrizzare un campionato che pareva averli visti debuttare positivamente attraverso l'avvicendamento in panchina e che invece si è chiuso con un tris di ko che li ha fatti precipitare al penultimo posto.

Incredibile, anche se per motivi diversi, il percorso di Robur Siena, Sudtirol e Santarcangelo: 12 mesi or sono le tre società chiudevano la regular season in maniera anche abbastanza anonima, con toscani e altoatesini che si piazzavano entrambi dodicesimi e quindi non accedevano agli spareggi promozione e i clementini che col loro undicesimo posto vedevano sfumare i playoff per il rotto della cuffia. Al contrario quest'anno bianconeri e biancorossi hanno compiuto un percorso eccezionale, risultando entrambi vicecapolista del proprio girone (con gli uomini di Mignani che hanno insidiato per larghi tratti la promozione diretta del Livorno), mentre i gialloblù hanno vissuto la beffa del -2 al fotofinish che li ha condannati ad una salvezza ancora da agguantare ai playout.

Sorprendente il regresso di Paganese e Racing Fondi: un anno fa azzurrostellati e pontini (che allora si fregiavano della denominazione Unicusano) si qualificavano entrambe alla prima fase playoff ed entrambe non riuscivano a conquistare il successivo a causa, rispettivamente, della sconfitta col Cosenza e del pareggio con la Virtus Francavilla (meglio piazzata). Quest'anno le due si ritroveranno invece di fronte allo spareggio salvezza, dopo una stagione che ha visto i campani stare lontani dalla zona calda per 20 giornate di fila per poi restarne invischiati fino al verdetto finale. Hanno di che recriminare anche i rossoblù che tra la 10^ e la 20^ giornata avrebbero potuto persino sognare uno sprint playoff, salvo poi cedere di schianto. 

Costante la presenza della Sambenedettese nei piani alti della classifica, mentre migliorato notevolmente il ruolino del Catania: se i marchigiani l'anno scorso sono approdati ai playoff da settimi, vincendo poi la prima fase contro il Gubbio per essere infine eliminati alla seconda per mano del Lecce, gli etnei hanno invece patito della penalizzazione che li ha condannati agli spareggi promozione da undicesimi, con il pareggio contro la Juve Stabia (meglio piazzata) che non è bastato a staccare un ulteriore pass. 12 mesi dopo ecco quindi il terzo posto per la squadra di patron Fedeli e accesso al primo turno playoff nazionale e il secondo per la truppa di Lo Monaco e la conseguente qualificazione al secondo turno playoff nazionale.

Tra le 6 qualificate al termine del secondo turno playoff del Girone ci sono infine volti noti, la cui storia sembra proprio voglia ripetersi: anche un anno fa Piacenza, Viterbese, Reggiana, Feralpisalò, Juve Stabia e Cosenza si stavano infatti giocando le proprie carte ai playoff, anche se la formula in parte diversa rende difficile una seria comparazione.
Ricordiamo comunque che il primo turno del 2017 vedeva l'addio di laziali (che pareggiavano con la Giana venendo eliminati) e Leoni del Garda. Questi ultimi per mano proprio dei granata emiliani che riuscivano a proseguire il loro percorso fino alla semifinale (dove soccombevano alla già citata Alessandria). La storia della Reggiana, inoltre, si intrecciava a quella delle Vespe che dalla Regia venivano eliminate, dopo aver battuto il già citato Catania. Chiudevano il Piacenza, vincente contro il Como ma superato poi dal Parma e il Cosenza, capace di superare prima Paganese e poi Matera in un doppio confronto per poi abbandonare la contesa per mano del Pordenone.

La ruota gira, i mesi passano, tutto cambia ma in modo gattopardesco sembra che nulla in fondo possa cambiare, eppure la Lega Pro regala sempre storie che i tifosi non dimenticheranno facilmente.