PRONTI AD UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA CHE RISCHIA DI FAR DIMENTICARE COS'E' DAVVERO LA SERIE C. RICORDIAMOCI CHE NON C'E' SOLO IL MARCIO. RICORDIAMOCI CHI SIAMO!

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com
22.08.2018 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
PRONTI AD UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA CHE RISCHIA DI FAR DIMENTICARE COS'E' DAVVERO LA SERIE C. RICORDIAMOCI CHE NON C'E' SOLO IL MARCIO. RICORDIAMOCI CHI SIAMO!

Avessimo il modo di contare quante “giornate decisive per il futuro della Lega Pro” abbiamo già affrontato negli ultimi tre mesi, probabilmente, non basterebbero le dita di due mani. Quella di oggi sarà un’altra da mettere in conto. A Roma questo pomeriggio si troveranno tutti i club di Serie C per affrontare il tema del via al nuovo campionato, con la forte probabilità di un ulteriore rinvio alla compilazione del calendario stesso a causa della guerra con FIGC e Lega di Serie B dovuta al blocco dei ripescaggi. In poche parole ancora carne sul fuoco. Tutta da cuocere. Tutta da digerire.

Tutto questo continuo discutere, lottare, confrontarsi e accusarsi sta però facendo passare in secondo piano altre cose. Altri temi. Altrettanto importanti. Come quelli che si porta dietro tutto il movimento della terza serie. Temi che parlano di società attente, scrupolose, guidate intelligentemente da imprenditori che sanno fare calcio con il giusto equilibrio fra testa e cuore. Temi che parlano di uomini di campo che dirigono, fanno mercato, allenano e giocano con l’ambizione di salire la scala che porta al paradiso del calcio. Temi che raccontano la passione di tifoserie che magari non saranno numerose come quelle delle big di Serie A, ma che non hanno niente da invidiare loro. Temi che vogliono anche professionisti dell’informazione che dedicano anima e corpo ad un mondo spesso sottovalutato e poco pubblicizzato.



Certo le eccezioni ci sono. Società che falliscono per incompetenza. Dirigenti, allenatori e calciatori che sono dove sono per amicizia e non per merito. Giornalisti provinciali che non sanno rendersi conto dell’importanza e della serietà del loro compito, persi nella loro missione di “tifosi corredati di tastiera” con l’obiettivo di essere solo il pesce più grande in uno stagno piccolissimo.

Tutto questo però non può avere il sopravvento su quanto di buono c’è in questa Lega Pro. Tutto quello che la crisi di questo periodo non può cancellare. Né ora né mai. A prescindere da ciò che accadrà questo pomeriggio a Roma. Oppure domani a Milano, Firenze, Napoli o Torino.

Questa Serie C merita rispetto e noi che la viviamo tutti i giorni dobbiamo esigerlo! Per noi stessi e per tutti gli altri.