REGGINA-RENDE È ANDATA COSÌ

05.03.2019 00:00 di  Gianluca Savoldi   vedi letture
REGGINA-RENDE È ANDATA COSÌ
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Partita molto interessante quella del posticipo tra Reggina e Rende. Mi piace molto la squadra di Ciccio Modesto, dallo stile di gioco riconoscibile come poche. Una vera difesa “a tre” quella dei Biancorossi, con gli esterni molto alti sia nel momento di pressione che in quello di sviluppo; due momenti che si possono includere nella fase offensiva se intendiamo la conquista (e la riconquista) del possesso come un efficace modo di attaccare. Questi principi di gioco, insieme all scelta strategica di pareggiare gli avversari in prima linea di opposizione, rendono la funzione degli esterni molto diversa da chi invece utilizza la stessa struttura difensiva (sistema di gioco), ma con un’interpretazione che preferisce una linea difensiva in modo sistematico “a cinque” nel momento difensivo, per garantire il classico “soprannumero” nella zona più vicina alla propria porta. 
La forte pressione dei Rennitani ha messo in grande difficoltà e per buona parte del primo tempo la squadra amaranto, che ha faticato a trovare appoggi e vertici utili in fase di costruzione,  con gli opponenti che ricercavano costantemente l’anticipo e l’intercetto per impedire ai padroni di casa di ripartire. 
La Reggina di Drago contrapponeva un 1-4-2-3-1 al 1-4-3-3 del Rende e, faticavano a trovare Bellomo tra le linee, un po’ per l’atteggiamento di cui sopra e un po’ per la bravura dei difendenti sul lato debole, che stringevano sul centrocampista più lontano dalla palla. 
Oltre al recupero palla i Silani si sono confermati dei buoni palleggiatori, coadiuvati a turno da uno dei tre centrali difensivi che, dopo aver appoggiato al compagno di reparto, salivano oltre la linea della palla fungendo da veri e propri mediani e incrementando il numero di giocatori presenti nella metà campo avversaria. Gli Amaranto hanno però incassato bene, fino a sfruttare i grandi spazi in profondità che una squadra sfrontata lascia.

Sul gol del momentaneo vantaggio amaranto è però complice un tentativo di anticipo azzardato di Sabato su Baclet. Quest’ultimo è bravissimo a difendere palla e a “puntare” Bei che legge male la situazione e, invece di concedere al francese l’esterno, schermando la traiettoria su Bellomo, permette la collaborazione tra i due attaccanti: il controllo in corsa e il tiro della mezza-punta della Reggina sono da incorniciare!
Nel secondo tempo Viteritti e compagni tornano ad essere spine nel fianco dei ragazzi di Drago anche se si rendono meno pericolosi rispetto alla prima frazione, perdendo lucidità con il passare dei minuti. Tanto è vero che il subentrato Tassi, a pochi minuti dal termine, si mangia due gol a tu per tu con Borsellini. Alla fine, a pochi secondi dallo scadere, arriva il pareggio del Rende proprio con il migliore dei suoi: Viteritti. Pareggio rocambolesco ma tutto sommato giusto per quanto espresso dalle due compagini...