TRA PANCHINE PERICOLANTI ED ESONERI GIA' DECISI: CHI SI DISTINGUE TRA I GIOVANI NON SEMPRE FUNZIONA IN PRIMA SQUADRA. NOVE GIORNATE NON BASTANO PER CANCELLARE GLI ZERO. E AL BRIANTEO UN BERLUSCONI TRANCHANT

15.10.2019 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
TRA PANCHINE PERICOLANTI ED ESONERI GIA' DECISI: CHI SI DISTINGUE TRA I GIOVANI NON SEMPRE FUNZIONA IN PRIMA SQUADRA. NOVE GIORNATE NON BASTANO PER CANCELLARE GLI ZERO. E AL BRIANTEO UN BERLUSCONI TRANCHANT
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Scrivere un editoriale a 24 ore dalla fine della nona giornata (al netto del posticipo di stasera, il derby vinto dal Pontedera sulla Pistoiese) significa fare i conti con i soliti scossoni tecnici. E se il 3-0 della Carrarese sulla Pergolettese non ha reso bollente la panchina di Contini, visto che - nonostante le indiscrezioni lo volessero in bilico - il presidente Marinelli gli ha confermato la piena fiducia, così anche ad Avellino dove la sconfitta nel derby di Pagani sembrava aver portato Ignoffo sull'orlo dell'addio, ma la società irpina ha deciso di concedere una prova d'appello al tecnico. È stata invece fine della corsa per Flavio Destro alla Fermana e Federico Guidi al Gubbio: se per il primo è un addio doloroso, considerati i 3 anni e mezzo trascorsi sulla panchina gialloblu con una promozione in Lega Pro guadagnata, una salvezza tranquilla e una qualificazione ai playoff, per il secondo sembra la dimostrazione che il salto dall'allenare i giovani all'allenare una prima squadra non sia così scontato e semplice. Guidi va a far compagnia a Coppitelli, già esonerato nelle scorse settimane dall'Imolese: eppure i due si erano distinti l'uno alla guida della primavera della Fiorentina e delle nazionali giovanili azzurre e l'altro alla guida della primavera del Torino dove aveva anche vinto una Coppa Italia e una Supercoppa.

Scrivere un editoriale a 24 ore dalla fine della nona giornata significa anche trovarsi  a commentare dei dati perfettamente speculari: casi emblematici sono lo zero nella casella sconfitte di Reggiana e Reggina (che nonostante tutto non vale il primo posto in classifica ma solo la seconda piazza, solitaria per gli emiliani e in coabitazione per i calabresi) e lo zero nella casella vittorie delle già citate Pergolettese e Gubbio, oltre ad Arzignano, Rieti e Rende che ristagnano nelle ultime posizioni delle rispettive classifiche. Dato curioso anche per chi lo zero se lo ritrova nella casella pareggi: nel girone A la capolista Monza e il Lecco, separate da ben 18 lunghezze e nel girone C il Catania, in quasi perfetto equilibrio di vittorie e sconfitte (5 vittorie e 4 sconfitte).

A margine della giornata, chiudiamo con un'annotazione: per quanto sia innegabile che Silvio Berlusconi sia un personaggio che per 30 anni ha calcato i palcoscenici calcistici internazionali, oggi la sua dimensione è quella di patron del Monza. Questo cambiamento sembra non essere del tutto compreso dallo stuolo di giornalisti che lo seguono sempre alla ricerca di una sua valutazione relativa al mondo rossonero, oramai appartenente al suo passato. Lui intanto non perde la sua presenza di spirito, riuscendo a colpire in contropiede con le sue battute fulminanti: Gazidis colpito e affondato.