Ultras e divieti, che figuraccia. Chapeau Catanzaro, una lezione per tutti (anche tanti tifosi). Bentornato Catania

20.03.2023 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
Ultras e divieti, che figuraccia. Chapeau Catanzaro, una lezione per tutti (anche tanti tifosi). Bentornato Catania
TMW/TuttoC.com

Qualcuno si è sorpreso per quello che è successo a Napoli. Scene da guerriglia, per le vie di una delle città che, nell'utopia di governo e federcalcio, dovrebbe ospitare gli europei di calcio del 2032. In bocca al lupo, a tutti noi. Peggior spot non si poteva trovare e scaricare la colpa sui tedeschi brutti e cattivi non può bastare. Chiariamoci: nulla giustifica la violenza di chi ha come obiettivo fare danni, non ce la sentiamo neanche di parlare di tifosi. A monte, però, ci sono le responsabilità di chi deve organizzare e prevenire.

Una figuraccia senza precedenti, figlia della strategia scelta dal nostro governo ormai da troppo tempo. Ne avevamo già parlato, su queste pagine ne scriviamo da tempo anche perché la politica adottata dopo gli scontri fra i "tifosi" di Roma e Napoli è soltanto una deriva con radici molto lontani e non addebitabili soltanto all'attuale esecutivo. Il problema, però, sta sempre a monte: quando lo Stato si limita a vietare anziché organizzare rinuncia a uno dei compiti essenziali di uno Stato. Ci saremmo aspettati qualche dimissione dopo una vicenda così, ci auguriamo che almeno si capisca che così non può funzionare a lungo. E che le trasferte vietate, anche in Serie C, anche senza dover per forza arrivare a quel grado di devastazione, sono tante piccole micce in attesa di esplodere.

Chapeau Catanzaro, non siamo mai felici di dire addio tranne quando è per una promozione. Specie se strameritata come in questo caso. Non c'è stata semplicemente partita, non c'è stata stagione. Una cavalcata trionfale che, anche qui, ha radici solidissime, a partire dalle garanzie che dà avere alla guida uno come Floriano Noto, capace di circondarsi di dirigenti e allenatore di primissimo livello. È una lezione per tanti, anche altri presidenti e altri tifosi: il Catanzaro ha costruito questa promozione nel tempo, anche in stagioni difficili. La squadra l'ha costruita l'anno scorso, mandando giù qualche boccone amaro nella passata stagione in attesa di esplodere - positivamente - in questa. Nel calcio del tutto e subito, invece, nonni ottengono quasi mai risultati. Li ha ottenuti molto presto il Catania, che in Serie D era del resto una società extraterrestre. Lo sarà, speriamo, pure in C: sarà una banalità, ma certe piazze meritano altri palcoscenici. Nel frattempo, bentornato, è sempre un piacere.