INTERVISTA TC - Bertotto: "Tanti esoneri? Mi son fatto tante idee"

07.11.2018 19:40 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Bertotto: "Tanti esoneri? Mi son fatto tante idee"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Valerio Bertotto, ex tecnico della Viterbese e delle rappresentative azzurre di Lega Pro, commenta in esclusiva a TuttoC.com le ultime novità del calcio di Serie C.

Ghirelli nuovo presidente della terza serie.
"È stato il mio direttore in Lega Pro. Una persona perbene, di grandissimo spessore umano e professionale, con ottime capacità. Sono molto contento per la sua nomina, lo reputo l'uomo adatto per questo ruolo e per gli interessi del calcio italiano. Gli faccio un grandissimo in bocca al lupo".

La vicepresidentessa Capotondi, nel discorso inaugurale, ha annunciato la volontà di abbassare l'età media in C.
"Se il giochino è quello di far giocare i giovani a tutti i costi credo sia sbagliato. Per essere valorizzati, i ragazzi devono avere la possibilità di lavorare bene dal basso, in modo da arrivare in C quando hanno le giuste capacità per esserci. A volte ciò non avviene perché nei club vi sono gravi lacune strutturali oppure organizzative che non consentono a questi ragazzi di essere già pronti. Dico sì tutta la vita ai giovani ma il loro utilizzo deve avvenire in base a un criterio solido, senza escludere i calciatori più grandi che hanno ottime capacità. Ho avuto la fortuna di allenare i ragazzi dai 16 ai 21 anni e tanti fra quest'ultimi, che giocavano poco in C, adesso scendono in campo con continuità in A e B. È possibile far crescere un giovane se dietro c'è un lavoro serio di anni e anni. Se invece si pretende che un ragazzo sia pronto per fare il professionista senza avergli dato le giuste basi non si va da nessuna parte".

Tanti i giovani in C, con tanti che rischiano di essere lì solo per una questione di minutaggio.
"Dipende sempre dalla politica del club. Se pensiamo alla squadra B della Juventus, c'è un'organizzazione dietro che prevede quella come la fucina della prossima Juventus: c'è una filosofia di un certo tipo, con un imprinting arrivato dalla società. Dipende molto, ribadisco, da quello che un club vuole. Non è comunque escludendo i più grandi che si risolvono i problemi".

Passiamo alla Viterbese. Lopez esonerato dopo due giornate. Lei un anno fa esonerato al terzo posto. Analogie?
"Non conosco la realtà attuale, so che hanno avuto grandi difficoltà all'inizio non potendo scendere in campo insieme alle altre. Riguardo il mio esonero parlano i numeri, credo di avere fatto un buon lavoro, lo stavamo facendo in maniera tranquilla e serena. Le scelte del presidente però sono state altre: di sicuro non è stato un esonero causato dalla carenza di risultati, visto che eravamo partiti 20 giorni dopo gli altri, avevamo una media di oltre due punti a partita e il miglior attacco del torneo. Però gli esoneri altrui preferisco non commentarli".

Restano comunque gli otto esoneri e le due dimissioni in Serie C.
"Bisognerebbe capirne i motivi. Io di idee me ne sono fatte tante, preferisco tenerle per me. Credo sia un trend che vada modificato".

Calcio giocato: chi salirà in B?
"È un po' troppo presto per fare previsioni. A causa della travagliata questione dei ripescaggi, vi saranno parecchie partite infrasettimanali e questo potrebbe scombussolare un po' tutto sotto l'aspetto del lavoro e della qualità. Quando tutte le partite pregresse verranno giocate ne riparleremo. E potrebbe esserci qualche sorpresa: chi non ha la fortuna di poter programmare con calma le sfide, dovendo scendere in campo ogni tre giorni, potrebbe lasciar spazio a un outsider sulla carta più debole ma con ritmi più regolari".

E Bertotto?
"Sono in attesa, sto lavorando forte per riprendermi ciò che voglio: il calcio è la mia vita, allenare è la mia nuova vita. Spero di andare all'estero, non mi spaventa l'idea ma anzi vorrei avere proprio un'esperienza del genere. È un'opzione".