INTERVISTA TC - Bollino: "Bari squadra da battere. Palermo nel cuore"

27.07.2019 07:30 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Bollino: "Bari squadra da battere. Palermo nel cuore"
© foto di Giuseppe Scialla

Stagione piuttosto sfortunata la scorsa quella di Mauro Bollino. L'attaccante classe '94, che aveva iniziato il campionato nel Bari, a gennaio è tornato alla Sicula Leonzio. Appena due presenze e poi l'infortunio che lo ha tenuto fino ad ora lontano dai campi. TuttoC.com ha intervistato il giocatore siciliano, iniziando appunto dai momenti belli e brutti dell'ultimo anno: 

"La cosa positiva è stata sicuramente conoscere una piazza come Bari che mi ha regalato tanto affetto, è bello giocare di fronte a così tante persone. L'aspetto negativo sicuramene è stata la seconda metà della stagione, a causa dell'infortunio, che però adesso ho superato". 

Il Bari ha conquistato la C, anche se non ha potuto godere di questo successo in prima persona.
"Sono felicissimo per il risultato dei pugliesi, è una piazza che merita altri palcoscenici. Siamo stati un buon gruppo, buoni amici e, nonostante io sia andato via a gennaio, sono stato felice della promozione. Sapevamo comunque sin dall'inizio di essere la squadra da battere". 

Alla Sicula Leonzio ha vissuto l'anno precedente all'ultima stagione un gran campionato. Che cosa potranno fare i bianconeri nel torneo che verrà?
"E' una bellissima realtà, nuova, con una proprietà giovane ma molto ambiziosa. Il presidente Leonardi è una persona che non si ferma di fronte agli ostacoli. Quando si è affacciata al calcio professionistico e ne ho fatto parte, ho trovato un club organizzato, pulito, che ti fa sentire subito a casa. Quest'anno sarà sicuramente un campionato difficile, con grandissime piazze. Ma penso che la Leonzio sia capace di dire la sua come al solito".

Il Bari invece secondo i più ha le carte in regola per ammazzare il campionato.
"Sta facendo un mercato di categoria superiore, ma la Serie C non è facile per nessuno. Ricordiamoci che dovranno vedersela col Catania e ora sono stati inseriti anche Teramo e Ternana, oltre al Catanzaro e la Reggina, altre belle realtà. Il Bari comunque penso si possa ben dire che sarà la squadra da battere e non si nasconde dietro un dito. In B però ne va direttamente solo una e i playoff sono un campionato a parte. Sicuramente sarà comunque, lo ripeto, sarà l'avversaria che tutte vorranno provare a battere". 

Parliamo del Palermo, città dove è nato e club dove è cresciuto. I rosanero ripartiranno dalla Serie D.
"Vedere il Palermo in D fa male da palermitano. Abbiamo vissuto anni meravigliosi. Ma non sempre è un male. Vedi il Bari che è fallito e cosa la nuova proprietà sta facendo, è sotto gli occhi di tutti. Il Palermo ora è andato a Mirri e Di Piazza, un duo palermitano che sicuramente ci metterà cuore e anima per la città. Ovviamente ripartire dalla D non è facile ma spero che il più presto possibile torni nel palcoscenico che merita". 

Di recente ha affermato che a Palermo tornerebbe di corsa.
"Non nego che, dopo otto o nove anni in giro per l'Italia, coltivo il sogno di tornare a Palermo. Ovviamente è la mia città e dovesse arrivare la chiamata non ci starei neanche a pensare. Onorare i colori rosanero e giocare davanti la mia gente sarebbe un grande motivo di orgoglio". 

Cosa si augura personalmente per la prossima stagione?
"Non so dove andrò, ma mi auguro di poter fare un campionato sereno. Spero inun progetto ambizioso, ma anche dovessi andare in un club che non punta esattamente ai vertici, ci metterò ugualmente tutto quello che posso per alzare l'asticella, come feci alla Sicula Leonzio dove feci dodici gol. Magari spero di farne tredici!". 

Fu una gran bell'annata...
"Sì, sicuramente. Abbiamo fatto un grande campionato, raggiungendo un obiettivo che non avevamo ad inizio stagione, ovvero i playoff. Siamo usciti al primo turno, ma con la squadra che poi arrivò in fondo e vinse, ovvero il Cosenza. Quindi è stato anche un onore".